I suoi ormai ex tifosi lo hanno salutato domenica ricoprendolo di fischi. Ma Luciano Spalletti è, al momento, l’allenatore che con la Roma ha ottenuto più punti. Il tecnico toscano ha chiuso la stagione al secondo posto, conquistando l’accesso diretto in Champions League, e con 87 punti, sette in più dello scorso anno. Spalletti ha pagato, però, la gestione di Francesco Totti. L’amore viscerale dei romanisti per il proprio capitano ha oscurato anche quanto di buono fatto dal mister. Un rapporto troppo logoro per andare avanti anche dopo l’addio alla Roma di Totti.

Per questo stamattina è stato ufficializzato il divorzio dalla squadra giallorossa.

Si avvicina Di Francesco

Di buon’ora la società ha diffuso il comunicato d’addio facendo sapere di essere impegnata nella scelta del nuovo allenatore. Le trattative sarebbero già a buon punto con Eusebio Di Francesco, reduce da buone stagione al Sassuolo, ed ex giocatore della Roma dello Scudetto. Quel titolo che manca ai giallorossi dal lontano 2001 e che la società di James Pallotta spera di poter riconquistare proprio con la guida di uno di quei giocatori in campo all’epoca. Spalletti dal canto suo sembra avviato già verso Milano, sponda Inter. Dove vorrebbe portarsi qualche giocatore di livello proprio della sua ex squadra.

La conferenza d'addio

Si tratta del secondo addio alla Roma da parte del tecnico toscano che, prima di lasciare definitivamente Trigoria, ha salutato, amici e nemici, in una conferenza stampa per spiegare la sua decisione. Spalletti ha ringraziato tutti, soprattutto quelli che a Trigoria hanno lavorato a fari spenti, dai magazzinieri agli addetti alle cucine e alla pulizia.

Poi ha ribadito di essere convinto di “aver lavorato bene, in maniera professionale”. L’ormai ex allenatore della Roma, però, si è poi voluto togliere qualche sassolino dalle scarpe con una dura affermazione: “Secondo me non abbiamo remato tutti dalla stessa parte”. Quei fischi di domenica allo stadio si sono sentiti. Eccome se si sono sentiti e hanno amareggiato Spalletti che nella conferenza stampa d’addio ha spiegato: “Quei fischi non vengono dalla mia coscienza, ma da quella di qualcuno che ha voluto anteporre una guerra tra me e Totti che non esiste.

Io quei fischi non me li merito. Si è voluto andare avanti su questa storia e ovviamente si crea una linea di demarcazione, che potrebbe essere difficoltà per la Roma futura che io non voglio dare”. Problemi ambientali e un rapporto logoro questi i motivi di un addio che era da tempo nell’aria. D’altronde il tecnico toscano già a febbraio aveva detto, probabilmente ironicamente: “Se non rinnovano Totti, vado via anche io”. Alla fine è andata proprio così, Ma Spalletti, concludendo con una citazione di Califano, infine, ha aggiunto: “Non escludo il ritorno”.