L'argomento Genoa è caldo pure sulle pagine social di Flavio Briatore. Il noto imprenditore di Verzuolo durante una diretta Facebook ha risposto alle domande dei suoi fan, in occasione del lancio di 'Sulla Ricchezza', il nuovo libro scritto con Carmelo Abbate. Nel live si parla anche di benessere, economia e lavoro. Poi, come un fulmine a ciel sereno la domanda inaspettata di un fan: "Se Genova cambiasse a livello di porto, il Genoa Calcio sarebbe da acquistare?"

Genoa sotto attacco: le parole di Briatore

Flavio Briatore, con grande abilità, dribbla la domanda e prende subito le parti del collega Enrico preziosi, sempre più nel mirino della tifoseria genoana: "Il Genoa lo stanno massacrando, io non conosco la situazione ma non mi sembra che Enrico (Preziosi ndr) abbia guadagnato con il club.

Anzi mi sembra che abbia messo tanti soldi".

Per Briatore il problema è rappresentato dalla tifoseria, che si sente in diritto di insultare a seconda dei propri umori: "Il problema dei tifosi è sempre questo: vogliono pagare dieci euro ed insultare tutti quanti. I tifosi devono mettersi in testa che persone come Preziosi quando non ci saranno più, così come Berlusconi e Moratti, saranno problemi".

E' evidente quindi che Briatore non veda di buon occhio un'eventuale cambio societario al Genoa: "I tifosi dovrebbero tenere buoni gli imprenditori che spendono a fondo perduto nel calcio e che hanno ancora voglia di investire, mettendo in difficoltà le società del gruppo"

E chiude con un'ultima stoccata: "Poi quando arrivano i cinesi e i turchi sarà più complicato contestare".

Spinelli chiama Calabrò per aiutare Preziosi

Eppure che la storia d'amore tra Preziosi e il Genoa sia ai titoli di cosa è sotto gli occhi di tutti. L'imprenditore irpino è apparso stanco e sfiduciato, le contestazioni della tifoseria e i risultati deludenti lo hanno allontanato dalla sua creatura calcistica. Tanto che nelle intenzioni di Preziosi è chiara la volontà di passare la mano.

In tal senso si stanno sviluppando nuovi contatti con Aldo Spinelli, ex presidente del Genoa deciso ad aiutare l'amico Enrico: "Preziosi mi ha chiamato e io voglio aiutarlo. La società rossoblu è un patrimonio del nostro calcio, ma anche della città di Genova. Servono quaranta o cinquanta milioni di euro. Sentirò Calabrò, spero si possa riaprire il discorso ma so che sono operative anche le istituzioni e la Regione Liguria. Un mio rientro? No, lo escludo assolutamente. La mia famiglia non tornerà al Genoa".