Riparte dalla Francia monsieur Claudio Ranieri. Precisamente da Nantes con l’obiettivo di fare meglio del settimo posto ottenuto quest’anno dalla squadra francese nella Ligue 1. Sarà difficile ripetere quanto fatto in Inghilterra con il Leicester, ma nella Loira atlantica i tifosi stanno già sognando. E farlo è lecito soprattutto per uno come Ranieri che pur di restare ad allenare in Europa ha rinunciato alle sirene cinesi che offrivano fior di quattrini pur di assicurarsi il tecnico romano.

La battaglia con Domenech

A Nantes, però, nemmeno scherzano perché per assicurarsi l’allenatore italiano in panchina sono stati fatti i salti mortali.

Non tanto economici ma burocratici. In Francia, infatti, esiste una norma che impedisce agli allenatori over 65 di allenare. Salvo deroghe. Proprio quella che è arrivata per Ranieri non senza intoppi e scontri al vertice del calcio transalpino. Dopo un tira e molla col presidente del Nantes, Waldemar Kita, la federcalcio francese e gli allenatori hanno dato il placet allo sbarco di Ranieri a Nantes. Il numero uno del club, nei giorni scorsi, aveva puntato il dito contro il responsabile degli allenatori che corrisponde al nome di Raymond Domenech. Un nome che non certo gode di simpatie verso l’Italia, sentimento a dire il vero reciproco, per le super sfide tra azzurri e galletti di qualche anno addietro.

Compresa la finale mondiale di Berlino per cui Domenech mastica ancora amaro.

Chissà se anche per questo si è messo di traverso contro il nostro tecnico. Battute a parte il presidente del Nantes Kita a France Info aveva affermato che le pratiche erano state bloccate proprio da Domenech senza sapere il motivo, anche perché la Lega aveva dato parere positivo dopo alcune riserve iniziali.

A favore di Ranieri ha giocato anche un precedente perché, quando correva l’anno 2007, fu concessa una deroga a Guy Roux del Lens. All’epoca la battaglia legale e burocratica arrivò sino alla Commissione europea. Ora la matassa si è sbloccata ben prima.

La favola Leicester

Torna così in panchina Ranieri dopo l’amaro esordio di febbraio al Leicester.

Non è bastata a don Claudio la vittoria della Premier League con una squadra che era partita per salvarsi, oltre alla qualificazione agli Ottavi di finale della Champions League. L’andamento altalenante in campionato, dovuto come testimoniano i risultati, anche a qualche senatore della squadra che si era messo di traverso, costarono il posto all’allenatore.

Che però non si è fatto abbattere, consapevole di essere entrato non nella storia del club, bensì in quella delle favole del calcio mondiale. Adesso una nuova avventura, non resta che un grosso in bocca al lupo monsieur Ranieri.