Quello tra il Milan e Donnarumma è un rapporto che sta prendendo strane pieghe. Il portiere rossonero ha il contratto in scadenza nel 2018 e non si è ancora trovato un accordo per il rinnovo. Oggi Mino Raiola, procuratore del giocatore, ha rilasciato un'intervista al Corriere dello Sport, affermando: "Su Donnarumma ci sono 11 top club, anche la Juventus". Parole di rito o velata minaccia al Milan?
Raiola: 'C’è possibilità che Donnarumma lasci il Milan'
"Su Gigio ci sono undici top club". Parola di Mino Raiola, che in un'intervista al Corriere dello Sport lancia velate minacce al Milan.
Il super procuratore definisce Donnarumma il "maradona dei portieri" e chiede al club rossonero che venga lasciato crescere tranquillamente, sia dal punto di vista sportivo che umano. Raiola affronta poi la questione rinnovo, ammettendo di non aver mai posto una dead line a Fassone e Mirabelli sulla firma del nuovo contratto. Anche qui il procuratore italo-olandese chiede di dar tempo alla nuova società, appena insediatasi. Ma la calma proclamata da Raiola è solo un velo per celare le sue frecciatine, che puntualmente arrivano: "Gigio è un simbolo del Milan, e per la nuova società l'ideale sarebbe rinnovare oggi, anzi ieri". E' fatto cosi, Mino, fa ampi giri di parole per poi affondare il colpo alla fine.
Donnarumma può sia rinnovare che partire, ha molto mercato e in Italia anche la Juventus lo segue, è questo il succo del discorso di Mino Raiola.
'Montella faccia l'allenatore, non il procuratore'
Il discorso si sposta sulla battuta di Vincenzo Montella che si lamentava delle continue chiamate dei procuratori. Raiola non usa mezzi termini per mandare una messaggio anche al tecnico rossonero, affermando che lui non ha mai interferito con il lavoro di Montella.
"Io non faccio l'allenatore e lui non fa il procuratore", sono state queste le parole di Raiola che invita il tecnico a non intromettersi troppo sulle vicende contrattuali di Donnarumma. Una presa di posizione che il procuratore ribadisce poco dopo, quando intima Montella di dare a Gigio solo consigli su come non prendere gol.
Raiola mette in risalto il suo ruolo nella vita di Donnarumma, ribadendo che lui non è solo un taxi che ha portato il ragazzo al Milan, ma anche un suo consigliere fidato, un suo amico. Gigio deve essere certamente riconoscente ai rossoneri, conclude il procuratore, ma anche il Milan deve essere riconoscente a Donnarumma.