L'Inter negli ultimi anni ha cambiato svariati allenatori, decine di calciatori, molti dirigenti e persino due proprietari. Eppure, puntuale come la primavera, ogni anno a marzo si ritrova a fare i conti con una stagione fallimentare. Lo fa anche oggi, alla vigilia del derby, crocevia di un campionato in bilico tra il rimpianto dei punti persi e la voglia di ritornare a vincere e convincere.

Inter, cambiano tutti tranne Ausilio

Negli ultimi anni i tifosi interisti hanno visto cinque allenatori diversi , sei se contiamo anche mister Vecchi, ed oltre quaranta calciatori acquistati.

Ciò che non ha mai visto, però, è mettere in seria discussione chi è tra i responsabili di questi stravolgimenti: Piero Ausilio. Negli equilibri di una società di calcio, infatti, il Ds ha molto peso nella scelta dell'allenatore. Sempre il Ds, seguendo le indicazioni e le esigenze del tecnico, interverrà sul mercato per formare la rosa di giocatori.

Degli oltre quaranta calciatori acquistati, quelli che si sono rivelati buoni acquisti sono meno di dieci. Tolti Skriniar, Perisic, Brozovic, Keita, Lautaro, De Vrij, Miranda, Politano e la scommessa Karamoh, il resto all'Inter è stato di passaggio e non ha lasciato un buon ricordo. Eppure, dal 2014, Piero Ausilio continua ad essere saldamente Ds della Benamata.

Gli strani rapporti con gli agenti mai confermati

Un paio d'anni fa Michele Criscitiello in un editoriale su Tmw scriveva di giri strani di Ausilio con agenti amici e operazioni societarie sospette ad Ibiza. A supporto di queste accuse il noto giornalista non portò alcuna prova, cosi il tutto non ebbe un seguito. C'è tuttavia un dettaglio che salta all'occhio, ossia dei rapporti preferenziali di Ausilio con alcuni agenti italiani.

Tra acquisti conclusi e giocatori trattati, il Ds nerazzurro si è spesso trovato a aver rapporti con Beppe Riso, Davide Lippi, Federico Pastorello, Giuseppe Bozzo, Alessandro Lucci, Alessandro Beltrami e, unico non italiano, Ramadani. Più di un terzo dei giocatori transitati dall'Inter in questi anni sono assistiti da uno di questi procuratori.

Il rapporto diventa maggiore analizzando i giocatori trattati da Ausilio, ma che non hanno mai vestito nerazzurro.

Suning e la conferma di Ausilio

Al netto del suo operato, appare poco comprensibile ai più il motivo per cui Ausilio è stato confermato da ben tre proprietà diverse. Proviamo a spiegarlo. Nel 2014 Piero Ausilio viene promosso direttore sportivo dall'ormai uscente presidente Massimo Moratti, già in trattativa con Thohir. L'indonesiano, che punta ad una ristrutturazione economica del club, non si cura molto dell'area sportiva. Arriviamo ad oggi, con l'Inter in mano a Suning, che addirittura ad Ausilio propone il rinnovo.

La proprietà cinese, che non ha nelle sue corde una buona cultura calcistica, avrà certamente valutato l'operato del Ds in base ai risultati ottenuti.

Tra ffp e limitazioni varie, ottenere il quarto posto l'anno scorso è stato visto come un successo, un centrare l'obiettivo. Il come sarà sicuramente passato in secondo piano.

L'arrivo di Marotta e l'addentrarsi di Steven Zhang nel mondo del calcio, però, hanno cambiato le carte in tavola. Per la prima volta dopo cinque anni, Piero Ausilio potrebbe essere chiamato a rispondere del suo operato. Nulla di certo al momento, ma ovviamente staremo a vedere come si evolverà la situazione.