È davvero questione di ore per vedere uno dei più grandi talenti calcistici dei nostri tempi cambiare maglia? Sono oltre 500 i milioni che il Paris Saint Germain potrebbe decidere di investire in quello che sarebbe l’acquisto più caro di sempre nel mondo del calcio (dimentichiamoci ancor prima che accada il passaggio di Mbappè al Real Madrid per una cifra vicina a 180 milioni).
222 milioni di clausola rescissoria da sommare a 30 milioni netti a stagione per cinque anni (circa 300 lordi totali) e almeno 40 milioni di commissioni al padre di Neymar.
Tutte motivazioni più che sufficienti a spostare gli equilibri sull’asse Barcellona-Parigi, ma non solo.
Neymar Jr. che ha già vinto tantissimo a livello di nazionale e di club, non ha ancora acciuffato nulla di importante a livello individuale e offrirgli il trono della squadra parigina, nella quale obiettivamente manca un “proper leader” dall’addio di Ibrahimovic, potrebbe essere lo stimolo giusto per provare ad essere la vera (e unica) stella da ammirare.
Le presunte assurde richieste al club catalano di comprare Paulinho (40 milioni per un quasi trentenne) e Coutinho (il Liverpool chiede almeno 90 milioni) e la presenza consistente di connazionali nel Paris Saint Germain (Lucas Moura, Marquinhos, Gustavo, Thiago Silva e per ultimo l’ex compagno Dani Alves), sono altri indizi decisi su quello che succederà.
Ultimo ma non meno importante, il rinnovo di Messi (32 milioni di euro annuali) è incomparabile con quello di Neymar che guadagna appena 25 milioni (contratto quinquennale rinnovato nel luglio 2016). Il passaggio al club dei Campi Elisi porterebbe il brasiliano nell’elite dei meglio pagati del mondo. Via Neymar e dentro chi?
Paulo Dybala è profilo gradito alla dirigenza e soprattutto al connazionale Messi, ma può davvero il giovane juventino far dimenticare le magie dell’asso brasiliano che proprio in un recente Barcelona-Juventus ha impressionato sotto tutti i punti di vista? La piazza catalana, spesso intransigente con la direttiva degli ultimi anni, già mormora.
Tutto può cambiare in breve, perché il presidente in funzioni del Barcellona Gerard Piqué ha già dichiarato che Neymar “se queda” (rimane) e allora il presidente nell’ombra Bartolomeu potrebbe vedersi obbligato ad arrampicarsi sugli specchi pur di non contraddirlo. Tra meno di due ore sia Barcelona che PSG si presenteranno in conferenze stampa praticamente in contemporanea. La verità ha i minuti contati.