Talentuoso ed eclettico trequartista, nazionale turco in posseso del passaporto tedesco, Hakan Calhanoglu è certamente uno dei fiori all'occhiello della roboante campagna acquisti del Milan. A lui verrà chiesto di dare al centrocampo quel pizzico di estro necessario per un ulteriore salto di qualità: l'ex giocatore di Amburgo e Bayer Leverkusen non si sta facendo pregare più di tanto ed ha già sfoderato un'ottima prestazione, corredata da un gol, nel travolgente 4-0 con cui il Milan ha schiantato il Bayern Monaco in una delle tante amichevoli estive di questo pre-campionato.

Ma Calhanoglu, oltre che per le indubbie doti all'interno del rettangolo verde, fece parlare di sé in Bundesliga anche per un episodio accaduto nel novembre del 2015.

'Schiaffo' al razzismo

Il 29 novembre del 2015 si affrontarono alla 'Bay Arena' il Bayer Leverkusen e lo Schalke 04, match valido per la 14esima giornata. I padroni di casa beneficiarono di un corner e Calhanoglu si incaricò della battuta, proprio sotto il settore dove erano posizionati i tifosi dello Schalke che si resero autori di un vergognoso episodio di razzismo. Alcuni scalmanati, infatti, lanciarono all'indirizzo del trequartista turco, e dunque di fede islamica, pezzi di pane con all'interno carne di maiale. Ma quella che doveva essere un'umiliazione nei suoi confronti, venne invece trasformata dall'allora centrocampista delle 'aspirine' in uno 'schiaffo morale' all'indirizzo del gruppetto di beceri islamofobi.

Hakan Calhanoglu, infatti, raccolse il pane da terra e lo baciò, benedicendo la carne. Il suo gesto venne accolto con un'ovazione dall'intero stadio di Leverkusen e finì su tutte le pagine dei giornali tedeschi, non solo sportivi. Dopo Ruud Gullit, Clarence Seedorf e Kevin-Prince Boateng, i rossoneri potrebbero aver trovato, pertanto, un nuovo simbolo dell'antirazzismo: campione dentro e fuori dal campo.