"La proposta del legale di Paul Baccaglini e soci (Integritas Capital) in mio possesso, che sono pronto a mostrare, contiene un'offerta ridicola". Il giudizio di Maurizio zamparini sull'offerta che avrebbe dovuto portare al closing per il Palermo Calcio è sprezzante: secondo il patron rosanero, "malgrado la valutazione economica iniziale si avvicini a quella reale, viene proposto il pagamento di una somma inferiore in 4 anni, senza previsione di investimenti futuri nel Palermo, né garanzie di solvibilità".

Salta tutto

Nessun accordo, dunque, né le trattative possono andare avanti.

"Nessun accordo scritto di proroga è stato siglato - scrive Zamparini in una nota - né io ho fatto pressioni per questo impegno disatteso, ed ho aspettato con pazienza l'arrivo dei fondi promessi, di cui nel frattempo si era persa traccia. È chiaro da sempre che la società verrà ceduta a chi garantisca la continuità di gestione ad un livello adeguato alla importanza del club". C'è anche una porzione di mea culpa, un'ammissione di quello che Zamparini sostiene essere un errore di valutazione: "È chiaro - ammette il patron della società siciliana - che io ritenevo Paul Baccaglini ed Integritas credibili in base alle informazioni prese dai miei legali. È chiaro che sino ad oggi sono state spese da Baccaglini tante parole e promesse.

Nella proposta fatta ieri sera, invece, in totale spregio di quanto sottoscritto il 24 febbraio e valido sotto il profilo legale, non si parla affatto del finanziamento necessario allo sviluppo del club né a quello relativo agli impianti sportivi. Negli accordi di febbraio si parlava di 150 milioni di euro, dei quali 40 nel club e 110 per gli impianti sportivi.

Malgrado quello che dice la stampa odierna, ieri l'accordo non è stato concluso non per la valutazione del valore del club, ma perché mancano tutti gli altri presupposti di garanzia per i tifosi e la città". Closing addio. La proprietà del Palermo, almeno fino a una novità, rimane nelle mani di Maurizio Zamparini.

Zamparini è carico

Uno Zamparini che adesso vuole farsi carico del futuro. "Penso con soddisfazione di aver trovato le persone giuste per ripartire - dice in una nota il presidente del Palermo - e penso che abbandonare la società a se stessa sarebbe un delitto nei confronti della città di cui sono con orgoglio cittadino onorario: se lasciassi nelle mani di gente senza competenza sarebbe la rovina". C'è, in coda, anche un pensiero per i contestatori: "Mi dispiace che quella frangia di tifosi che mi contesta non mi conosca affatto come persona Io voglio bene anche a loro; anche loro sono tifosi, nonostante io detesti la violenza anche verbale. Sono sempre a loro disposizione quando vogliono per un confronto leale".