Neanche il tempo di terminare la sessione estiva di calciomercato che l'Inter ha rischiato davvero di doversi mangiare le mani per non aver completato del tutto la campagna di rafforzamento della rosa a disposizione del tecnico, Luciano Spalletti.

Nella notte, infatti, si sono giocate le qualificazioni mondiali in Sud America che hanno visto, tra l'altro, l'esordio del capitano nerazzurro, Mauro Icardi, con la maglia dell'Argentina (un rigore procurato non fischiato dall'arbitro nel corso del match per un fallo di Diego Godin). Ma i nerazzurri hanno tremato per il match che ha visto il Brasile impegnato in casa nel match contro l'Ecuador.

Nel corso del match a Porto Alegre, nel primo tempo, il capitano verdeoro e centrale dell'Inter, Joao Miranda, infatti, è stato protagonista di un brutto scontro con il portiere e compagno di squadra, Alisson. Il difensore si è accasciato a terra perdendo conoscendosi, riprendendosi poco dopo e venendo sostituito all'intervallo dal centrale del Paris Saint Germain, Thiago Silva, a causa di un'amnesia manifestata negli spogliatoi. Il giocatore, per precauzione, rientrerà a Milano ma ha già rassicurato tutti sul proprio account Twitter, pubblicando il seguente messaggio:

"Grazie a dio è stato solo uno spavento. Purtroppo non posso continuare con il Brasile, ma farò il tifo con i brasiliani".

Coperta corta

Un vero spavento per l'Inter, che in difesa ha a disposizione solo tre centrali: Milan Skriniar, Joao Miranda e Andrea Ranocchia e, a quanto pare, sarà unito stabilmente alla prima squadra il giovanissimo difensore belga Zinho Vanheusden, campione d'Italia con la Primavera nerazzurra lo scorso anno.

Il club ha cercato fino all'ultimo un centrale da poter mettere a disposizione di Spalletti, non riuscendoci.

Il direttore sportivo, Piero Ausilio, nella serata di ieri, ai microfoni dei cronisti, ha spiegato come c'era una trattativa ben avviata per il difensore tedesco dell'Arsenal, Shkodran Mustafi. Ma a differenza di quanto filtrava negli ultimi giorni, i Gunners si erano detti disposti a cedere il giocatore in prestito con diritto di riscatto, ma è stato il calciatore a rifiutare il trasferimento a Milano, chiedendo un ingaggio troppo alto.

Sulla questione si è espresso anche il direttore dell'area tecnica, Walter Sabatini, che mercoledì ha ribadito come ciò che non è stato fatto in questa campagna acquisti, sarà fatto poi a gennaio. Intanto, però, Spalletti e tutti i tifosi devono sperare che incidenti come quello accorso nella notte a Miranda non accadano più.