Malgrado i presupposti non fossero dei migliori, l’Inter di Luciano Spalletti sembra essere partita con il piede giusto in questo inizio di campionato. La difesa, con solo due reti subite, è tra le migliori in Europa e si inizia ad intravedere quale sia lo zoccolo duro della squadra che il tecnico utilizzerà nel corso di questa stagione: con Cancelo fermo ai box, D’Ambrosio ha ottenuto piena fiducia dal tecnico toscano, sempre titolare in questo inizio di campionato; la coppia di centrali Miranda-Skriniar è intoccabile, mentre sulla fascia sinistra perfetta alternanza tra Nagatomo e Dalbert che hanno totalizzato 270 minuti a testa nel terreno di gioco in queste prime sei partite di Serie A.

La difesa della nuova Inter con proprietà cinese sembra aver iniziato finalmente ad ingranare diventando un muro per gli avversari.

Tra dubbi e sicurezze a centrocampo

Ma se in difesa le gerarchie sono chiare, è diversa la situazione a centrocampo dove il blocco arrivato in estate dalla Fiorentina, ovvero quello composto da Borja Valero e Matias Vecino, essendo già rodato ha degli automatismi che l’ex allenatore della Roma non vede negli altri compagni di reparto, sono infatti loro due i centrocampisti più utilizzati fino ad ora. Gagliardini sembra aver perso qualche gradino nella piramide nerazzurra dopo l’addio con Pioli e se al termine dello scorso campionato era uno dei titolarissimi, oggi non è più così: sono cinque le sue presenze, ma solo in un’occasione ha giocato per tutti i 90’ contro la Spal, neopromossa; due volte subentrando a partita iniziata e due volte, partendo titolare è stato sostituito da Luciano Spalletti poco dopo l’inizio del secondo tempo.

Nell’ultima uscita contro il Genoa si è accomodato in panchina. Joao Mario spesso (3 volte su 6) non si trova nella lista dei titolari ma, in futuro, potrebbe essere il giocatore più utilizzato, date le sue caratteristiche che così bene si sposano con il calcio proposto dal tecnico toscano. Brozovic è il meno utilizzato: 185 minuti in 4 presenze totali.

Il rebus di Luciano Spalletti

Il reparto offensivo è il rebus più complicato da risolvere. Se fino ad ora Spalletti ha fatto ben intendere chi sono i tre titolari, adesso inizierà a sorgere qualche dubbio: il capitano, Icardi, è intoccabile, come il suo compagno di reparto Ivan Perisic, entrambi in campo per quasi la totalità dei minuti giocati in queste prime sei giornate di campionato.

Come loro Handanovic, Miranda, Skriniar e D’Ambrosio. Il rebus principale è sul rendimento che avrà il terzo di loro, Candreva, nelle prossime uscite: mentre lasciava il terreno di gioco per lasciare spazio a Eder, durante la partita contro il Genoa, è stato bersagliato dai fischi dei suoi tifosi dopo la sua prestazione mediocre. Spalletti dovrà decidere se lasciare all’oriundo la possibilità di giocarsi la sua chance partendo titolare, dimostrando di meritare lui il posto o riconfermare l’ex Lazio e, nel caso si ripeta la prova negativa, sorbirsi le ire dei tifosi nerazzurri. La soluzione, se non a Benevento contro gli ultimi della classifica, si avrà più probabilmente nel derby con i cugini rossoneri.