Con la chiara intenzione di vincere la Champions League, i dirigenti bianconeri Beppe Marotta e Fabio Paratici continuano a lavorare per rinforzare la rosa da mettere a disposizione del tecnico Massimiliano Allegri. La società di Corso Galileo Ferraris, dopo sei scudetti consecutivi non si accontenta più di vincere in patria ed ha intenzione di riprovare ad imporsi in Europa. Non bastano le due finali della più importante competizione calcistica continentale raggiunte in tre anni, ora si ha l'obbligo di vincere e fare il definitivo salto di qualità e la consacrazione anche a livello internazionale.

Gli uomini mercato della Juventus lavorano a stretto contatto tra di loro e la bontà delle operazioni messe a segno è certamente sotto gli occhi di tutti, tant'è che oltre alla possibilità che i due portino a Torino elementi importanti, c'è anche un grosso rischio per la proprietà della famiglia Agnelli, rappresentato dalla possibilità di perdere proprio i due dirigenti.

Ecco la situazione, il Barcellona sembra intenzionato al doppio colpo

È vero che i contatti tra la dirigenza blaugrana e quella bianconera sembrano essersi affievoliti dopo il secco no da parte della squadra piemontese per Paulo Dybala, ma secondo quanto riportato dal quotidiano sportivo torinese 'Tuttosport', oltre che sul talento argentino in forza alla Juventus, la dirigenza del Barcellona sembra aver messo gli occhi proprio sui due uomini mercato del club di Corso Galileo Ferraris.

A riportare la notizia è proprio il quotidiano piemontese vicino agli ambienti juventuni, secondo cui Agustì Benedito e Joan Laporta (i due candidati 'forti' per raccogliere l'eredità di Bartomeu alla presidenza del club catalano), sembrano voler provare a convincere il direttore sportivo Fabio Paratici e l'amministratore delegato Beppe Marotta ad indossare l'abito con il logo del Barcellona sul petto.

Questa è l'ennesima prova della bontà del lavoro dei dirigenti bianconeri, che nonostante le critiche arrivate da più parti, hanno continuato a portare avanti il progetto noncuranti delle mille voci circolanti in merito al loro operato. I due dirigenti hanno un ottimo rapporto personale, e lo stesso può dirsi della relazione tra loro e la proprietà, tant'è che risulta davvero difficile pensare che la Juventus possa privarsi in un colpo solo di due dei migliori elementi dell'organigramma bianconero.