Il prossimo mese di novembre si conosceranno le ultime nove squadre qualificate ai Campionati Mondiali di calcio del 2018: quattro posti per la Russia verranno designati dai play off europei, ulteriori tre nazionali qualificate verranno fuori dalla zona africana. Gli ultimi due posti saranno assegnati dai due play off intercontinentali: il primo mette di fronte la quarta classificata del girone centro-nordamericano e la vincente del play off asiatico, il secondo si disputa tra quinta del girone sudamericano contro la vincente dell'Oceania.

Gli spareggi 'interzona'

Sono Honduras ed Australia le protagoniste di un interessante play off intercontinentale. I centramericani sono arrivati quarti nel proprio raggruppamento continentale, alle spalle di Messico, Costarica e Panama che hanno ottenuto l'accesso diretto alla kermesse iridata. Un diritto letteralmente 'strappato' all'ultima giornata grazie alla vittoria sul Messico, complice la clamorosa sconfitta degli Stati Uniti a Trinidad. L'Australia ha invece superato la Siria nel play off asiatico, pareggiando 1-1 il match d'andata in trasferta e vincendo il ritorno di Sydney, 2-1 dopo i tempi supplementari. In precedenza, i 'canguri' erano arrivati terzi nel proprio raggruppamento continentale dietro Giappone ed Arabia Saudita, qualificate entrambe per la fase finale dei Mondiali.

Il match d'andata di questo spareggio si disputerà a San Pedro Sula, in Honduras, il 6 novembre 2017. Il ritorno è in programma a Melbourne il 14 novembre. Il secondo play off interzona vede confrontarsi Perù e Nuova Zelanda, con i sudamericani nettamente favoriti. Sull'undici allenato da Ricardo Gareca è stato detto e scritto di tutto, sulla clamorosa rimonta nel girone di qualificazione che ha fatto tremare l'Argentina e, alla fine, ha lasciato fuori il Cile vincitore delle ultime due edizioni della Copa America.

I peruviani, pertanto, potrebbero essere la quinta squadra sudamericana ad andare in Russia, dopo Brasile, Uruguay, Argentina e Colombia. Non ha nulla da perdere la Nuova Zelanda che cercherà di essere l'unica squadra della Federazione continentale oceanica presente ai Mondiali (è geograficamente in Oceania anche l'Australia che, però, ormai da diversi anni fa parte calcisticamente della Federcalcio asiatica, ndr).

I 'Kiwi' si sono garantiti il diritto allo spareggio battendo le Isole Salomone nella finale dei play off e giocheranno la gara d'andata in casa, a Wellington, l'11 novembre 2017. Il ritorno è in calendario a Lima il 15 novembre.

Africa, ultimo round

Saranno cinque le squadre africane presenti ai Mondiali di Russia, due hanno già ottenuto la qualificazione matematica ad un turno dalla fine dei gironi: si tratta della Nigeria e dell'Egitto. Vicinissima a staccare il biglietto per la fase finale anche la Tunisia che guida il gruppo A con tre punti di vantaggio sulla Repubblica Democratica del Congo: alle 'Aquile di Cartagine' basta un pareggio nell'ultima gara casalinga contro la Libia. Più ingarbugliata la situazione negli altri raggruppamenti.

Nel girone C il Marocco precede di un punto la Costa d'Avorio e l'11 novembre è in programma lo scontro diretto in casa degli 'Elefanti'. Gli ivoriani devono vincere per qualificarsi, ai marocchini basta il pari. Letteralmente surreale il gruppo D che vede il Senegal in testa con 8 punti, Burkina Faso e Capo Verde con 6 ed il Sudafrica con 4. Senegal e Sudafrica però devono ancora giocare due gare, i due scontri diretti. La Federazione ha infatti annullato il match del 12 novembre dello scorso anno, vinto 2-1 dal Sudafrica sui senegalesi, dopo aver accertato la complicità del direttore di gara (il ghanese Lamptey) nell'influenzare il risultato. La partita-bis va in scena il 10 novembre in Sudafrica, poi il 14 c'è la seconda sfida a campi invertiti e, contemporaneamente, Burkina Faso-Capo Verde. Al Senegal basterebbero due pareggi per portarsi a quota 10 e diventare irragiungibile.