L'Inter non ha un rapporto privilegiato con alcuni ruoli, in special modo con quello del terzino sinistro, da sempre scoperto da interpreti all'altezza del blasone del club. Una sorta di maledizione che si è abbattuta sui nerazzurri quando con troppa fretta si sbarazzarono di un autentico fenomeno che rispondeva al nome di Roberto Carlos. Difficile credere che uno dei terzini più vincenti della storia del calcio potesse essere sottovalutato al punto da non fare di tutto per trattenerlo, invece è accaduto.
Eppure è stata la prima di una serie di scelte che non hanno mai convinto per quella porzione di campo.
E ciclicamente vengono fuori dei nomi che vengono ricercati, per poi essere impossibilitati a prenderli. A volte si tratta di nomi tirati fuori da speculazioni giornalistiche, a volte si tratta di trattative vere e proprie. Una è stata rivelata proprio dal diretto interessato ai microfoni della Gazzetta dello Sport.
Inter: quel mancato arrivo
Mimmo Criscito, giocatore dello Zenit San Pietroburgo, era stato oggetto di interesse del club nerazzurro. L'Inter infatti aveva provato a riportarlo nel 2015 già in Italia. L'intenzione era quella di dotare la squadra di un calciatore importante, che potesse occupare la corsia mancina e all'occorrenza giocare anche al centro. L'ex difensore del Genoa lascia intendere che esistesse l'accordo tra lui ed il sodalizio italiano, mentre venne a mancare quello tra le due società.
In particolare la richiesta del club russo venne ritenuta troppo elevata per quelle che erano le intenzioni di spesa del club italiano e, dunque, non se ne fece nulla.
Criscito non se la sente di parlare di treno perso dato che si è detto molto soddisfatto di aver prolungato la sua esperienza in Russia, dove è diventato praticamente un'icona di un club importante come lo Zenit San Pietroburgo.
Criscito, però, porebbe tornare una pista interessante per il prossimo mercato, data la capacità di giocare in più ruoli.
Inter: adesso cosa si farà sul mercato?
L'Inter, per adesso, più che al passato pensa al futuro. L'intenzione per il mercato di gennaio è regalare almeno un difensore centrale a Luciano Spalletti. Skriniar e Miranda, fino al momento, hanno fornito risposte importanti, ma non hanno alternative adeguate. Basterebbe un raffreddore per uno dei due per vedere crollare alcune certezze.
Pertanto la priorità è rappresentata da un tassello per la retroguardia, sebbene dovrebbe arrivare anche qualcosa a centrocampo. Difficile comunque pensare a nome importanti, per i quali se ne riparlerà a luglio.