Se il pareggio esterno col Chievo nell'ultima giornata non ha fatto sorridere i tifosi del Napoli, di certo li farà sorridere ancora meno il nuovo caso che ha scosso l'ambiente partenopeo. Infatti, il Procuratore Federale Giuseppe Pecoraro sta indagando riguardo ad un giro di biglietti omaggio che alcuni calciatori azzurri hanno dato ad alcuni personaggi legati all'ambiente della criminalità organizzata.

Rapporti tra giocatori e criminalità

Nelle prossime ore, Pecoraro interrogherà a Roma il presidente del Napoli Aurelio de Laurentiis riguardo a questo giro di biglietti omaggio.

Quest'interrogatorio chiuderà il cerchio delle indagini da parte del procuratore federale, il quale ha già ascoltato alcuni tesserati della società partenopea nel centro sportivo di Castel Volturno, dopo che lo stesso Pecoraro aveva ricevuto gli atti dell'inchiesta da parte della DIA. Si apre quindi un altro caso che lega il mondo del calcio a quella della criminalità organizzata proprio come quello che ha visto coinvolto la Juventus e che ha portato all'inibizione di un anno del presidente Andrea Agnelli. A differenza del caso relativo ai bianconeri che vedeva coinvolti i dirigenti della società campione d'Italia, quello del Napoli vede coinvolti gli stessi calciatori e i loro rapporti con alcuni esponenti della tifoseria azzurra e legati all'ambiente della criminalità organizzata.

Foto e intercettazioni con esponenti dei clan

Inoltre la Procura sta indagando anche sul legame tra calciatori del Napoli e i fratelli Esposito, imprenditori nel commercio di giocattoli e personaggi di spicco della movida napoletana, i quali sono stati arrestati quest'estate con l'accusa di riciclaggio. I fratelli Esposito, affiliati al clan Sarno, hanno fatto dei regali ad alcuni calciatori napoletani attuali e del passato e in cambio hanno ricevuto dei biglietti per le partite in omaggio dagli stessi giocatori.

A testimoniare questo rapporto tra esponenti della criminalità organizzata e giocatori del Napoli ci sono numerose foto, video, informative di polizia giudiziaria ed intercettazioni. Il procuratore Pecoraro indagherà per scoprire se il rapporto tra i partenopei ed esponenti della camorra era una semplice amicizia con scambio di favori e regali, oppure se alla base di questi rapporti c'era anche un giro di affari che vede coinvolti i tesserati del Napoli in prima persona.