Sembrava praticamente tutto scritto il futuro della panchina azzurra: l'erede di Gian Piero Ventura, esonerato dopo la clamorosa disfatta contro la Svezia nelle due partite per i play off, doveva essere un grande e altisonante nome a livello europeo, che durante la sua carriera da allenatore ha sempre fatto bene.

Il nome, Carlo Tavecchio, presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio, lo aveva anche trovato: Carlo Ancelotti, esonerato recentemente dal Bayern Monaco, ma forte di grandi successi mentre sedeva soprattutto sulle panchine di Milan (Champions League e Mondiale per Club nel 2007) e Real Madrid.

Ultimissime: Carlo Ancelotti ha rifiutato il ruolo di Commissario Tecnico

Secondo quanto appreso pochi minuti fa a Radio DJ, l'intermediario dell'allenatore italiano, Giovanni Branchini, ha dichiarato il rifiuto di ancelotti per guidare la Nazionale.

Sarà stata una doccia gelata per tutti, ma in particolare per Carlo Tavecchio, sommerso di critiche negli ultimi tempi e che vedeva in Ancelotti l'uomo giusto per far ripartire la nazionale e per consolidare la sua posizione prestigiosa da presidente.

Carlo Tavecchio aveva pensato anche ad Adriano Galliani per convincere Ancelotti ad accettare, ma evidentemente non è servito a nulla.

I possibili motivi del rifiuto

Tanti anni sulla panchina di club blasonati come Milan, Real Madrid, Chelsea (Bayern Monaco, nonostante la sua avventura possa considerarsi un fallimento) non si dimenticano tanto facilmente, visti i tantissimi trofei prestigiosi che il tecnico italiano ha collezionato nella sua personale bacheca.

Probabilmente, non lo avrà convinto nemmeno il progetto tecnico che Carlo Tavecchio ha deciso di proporgli. Anche in lui sarebbe entrata in mente la consapevolezza che, allenare l'Italia in un momento così delicato, non poteva che essere un azzardo. In caso di fallimento, infatti, il rischio di intaccare la sua carriera tanto prestigiosa sarebbe stato gigantesco

Recentemente, il mondo dello sport si era diviso sulla figura di Ancelotti commissario tecnico: Silvio Berlusconi, ex presidente del Milan e che ha condiviso con l'allenatore italiano grandi successi, era a favore di un suo possibile arrivo nel panorama azzurro. Diverso invece il pensiero di Aurelio De Laurentis, il quale prima di tutto si aspettava (e si aspetta) un cambiamento in tutto il sistema del calcio italiano.

E adesso quali saranno i possibili futuri scenari? Difficile da dirlo, ma Tavecchio dovrà pensarci sicuramente in fretta.