Dopo la dolorosissima eliminazione dal mondiale, il mondo delle sport, in particolare del calcio, comincia a interrogarsi sul futuro e su come restaurare un castello venuto giù troppo presto.

L'imputato principale del fallimento azzurro per la qualificazione a Russia 2018 è stato indicato da tutti in Gian Piero Ventura, incapace di collocare bene in campo i suoi uomini e di dar loro il carisma giusto per partite del genere.

Sul discorso Italia ha voluto parlare anche Silvio berlusconi, leader del partito politico di Forza Italia ed ex presidente del Milan.

'Ancelotti è l'uomo giusto': parola di Berlusconi

Intervenuto a Porta a Porta, programma in onda in seconda serata su Rai 1, Silvio Berlusconi ha espresso parole al miele per Carlo Ancelotti, possibile successore di Ventura: "Ancelotti può solo far bene all'Italia; è lui l'uomo giusto per far ripartire la Nazionale".

Berlusconi da ex presidente del Milan conosce molto bene l'allenatore ex Bayern Monaco. Grazie a lui, il Milan della gestione Berlusconi è riuscito a raggiungere grandi traguardi, come la Champions League del 2007 e il Mondiale per Club dello stesso anno.

Frecciata a Ventura

Non manca nel suo intervento una frecciata all'ormai ex CT, Gian Piero Ventura: "Avrei preferito si dimettesse lui, senza andare oltre".

Berlusconi segue la polemica creatasi attorno all'allenatore ex Torino, subito dopo l'eliminazione dell'Italia contro la Svezia a San Siro.

Parole di stima per Carlo Tavecchio

Diverso, invece, il pensiero nei confronti di Carlo Tavecchio, per il quale tutti hanno invocato da più parti le dimissioni, soprattutto i quotidiani sportivi.

"Tavecchio ha fatto bene - dichiara Silvio Berlusconi - La sua figura è stata eletta democraticamente all'interno della Federazione. Ha operato bene in vari settori e spetta a lui la decisione su come comportarsi". Tavecchio ha già deciso che non si dimetterà e che continuerà a guidare la FIGC (Federazione Italiana Giuoco Calcio).

Il suo intento è chiaro: far calmare le acque e regalare un grande allenatore. L'identikit è chiaro: tutti gli indizi portano a Carlo Ancelotti, il quale avrà il difficile compito di risistemare un'intera nazionale caduta malamente.

Gli apprezzamenti per il tecnico italiano non mancano (Berlusconi in primis): sembra essere lui l'uomo giusto per mettere tutti d'accordo e ripartire definitivamente dopo l'eliminazione mondiale.