In fretta, occorre fare in fretta per salvare il Vicenza Calcio da un destino che sembra, ormai, segnato.
Nelle ultime ore, il curatore fallimentare Nerio De Bortoli, ha reso noto quali procedure verranno applicate, secondo la normativa vigente. In una riunione avuta col sindaco di Vicenza Achille Variati, presso Palazzo Trissino, il curatore ha fatto il punto sulla situazione del club biancorosso e, alla presenza dei giornalisti, ha detto chiaramente che 'serve un milione di euro subito, altrimenti dovrò interrompere l’esercizio provvisorio'.
Parte l'operazione 'Cuore Biancorosso'
È importante, ha aggiunto De Bortoli, che adesso i tifosi si diano da fare insieme alle istituzioni per salvare il calcio vicentino. Il messaggio-allarme lanciato da quella sede non è caduto nel vuoto, mobilitando un'intera città. Intanto, nella mattinata di oggi, 27 gennaio, il club ha immediatamente lanciato sul proprio sito ufficiale l'operazione 'Cuore Biancorosso'.
L'iniziativa è rivolta alla tifoseria biancorossa e lancia un vero e proprio S.o.S., sotto forma di contributo volontario, per aiutare il club a terminare la stagione, evitando, così, il fallimento. La nota del Vicenza Calcio mira a sensibilizzare sportivi e non per raggiungere l'obbiettivo, attraverso un sostegno economico di tutta la cittadinanza.
'Ti chiediamo di sostenere questo momento sportivo, fondamentale per il futuro del Club' è scritto, fra l'altro nella nota. Successivamente, vengono elencate le modalità di versamento, con l'indicazione della Banca e del conto corrente dedicato Unicredit, dove i tifosi possono dare il proprio contributo. 'Chiunque abbia a cuore questa squadra e quello che rappresenta, può fornire il suo contributo.
Ti chiediamo una donazione volontaria, con un limite massimo di euro 50 a volta', così conclude la nota del club vicentino.
Più coinvolgimento popolare per i club di serie C
Comunque vada a finire, l'iniziativa potrebbe aprire scenari diversi nel calcio in generale ed in Serie C in particolare. In una categoria dove l'emergenza economica è sempre costante, a causa delle modestissime entrate, un coinvolgimento popolare di tutti gli strati sociali del territorio sembra essere 'una' soluzione, certamente non la soluzione per eccellenza.
È evidente che, come spesso si faceva in passato, la presenza di una larga rappresentanza cittadina all'interno di un club, sotto forma di azionariato popolare, è un chiaro segnale per una maggiore trasparenza e legalità del club stesso. Spesso, le società di serie C hanno dovuto fare i conti con procuratori o agenti senza scrupoli travestiti da Presidenti o da dirigenti sportivi con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti. E senza scomodare realtà internazionali come il Barcellona con i suoi 223.000 soci circa, coinvolgere un buon numero di soggetti nella gestione di un'azienda, significa favorire una maggiore stabilità economica, a tutto vantaggio, in questo caso, del futuro del club.