Si chiude senza squilli il mercato di un'Inter che, negli ultimi giorni, era sembrata vicinissima a Javier Pastore, trequartista del Paris Saint-Germain e della nazionale argentina con un trascorso tra le fila del Palermo. Ausilio e Sabbatini non sono però riusciti ad aggirare l'ostacolo del fair-play finanziario, che, oramai da due anni, rappresenta un vincolo enorme per la società, costretta a chiudere il bilancio annuale in positivo o perlomeno in pari. Così, i "Bono e Springsteen del mercato", come li ha definiti Spalletti, non sono riusciti a convincere Simonian, agente del calciatore, e la dirigenza parigina a lasciar partire "El Flaco" attraverso la formula del prestito oneroso più diritto di riscatto.
E pensare che, nell'ultima settimana, erano stati tanti i segnali che lasciavano presagire un approdo in Italia di Pastore, primo tra tutti la volontà del calciatore, desideroso di cambiare aria per giocarsi al meglio le proprie carte nella corsa alla convocazione al Mondiale di Russia 2018. Poi le dichiarazioni di Emery che, ad un giorno dalla fine del mercato, aveva aperto una porta ad una possibile partenza dell'argentino. Schierato titolare nella gara di Coppa di Francia contro il Rennes e sostituito dopo 45' per un presunto fastidio muscolare, al termine di una gara giocata in maniera a dir poco svogliata.
Per Pastore niente Inter, rimarrà a Parigi
Nonostante ciò, Pastore resterà a Parigi almeno fino a Giugno, quando l'Inter potrà tornare all'assalto, non prima però di aver venduto almeno uno dei prezzi pregiati della propria rosa, che potrebbe essere addirittura Icardi.
In settimana infatti, il centravanti nerazzuro si è reso protagonista di un piccolo "giallo" che ha infiammato il mondo dei social ed in particolare Instagram, dove il capitano ha postato una foto contenente una frase, "Poter dire addio è crescere", tratta da una canzone di un cantante argentino intitolata, come se non bastasse, "Adios".
Inoltre, ad alimentare i timori del popolo nerazzuro, sono arrivate le notizie provenienti da Madrid, dove il Real sta cercando il sostituto di Benzema, dato per partente alla prossima sessione di mercato. La scelta sarebbe ricaduta proprio sul 24enne di Rosario, come ha confermato in una recente intervista anche il ct dell'Argentina Jorge Sampaoli, che si ritroverebbe cosi in una situazione non facile, costretto a dover scegliere tra il club al quale ha giurato amore eterno e la squadra detentrice della Coppa del Mondo per club.
Al momento però Spalletti ha ben altri problemi, visto che i meccanismi sembrano essersi inceppati da ormai troppo tempo e sabato sera arriva a San Siro il Crotone dell'amatissimo ex Walter Zenga. Il tecnico di Certaldo dovrà fare a meno proprio di Icardi, vittima di un risentimento muscolare che lo ha costretto ad interrompere l'allenamento, al suo posto, con ogni probabilità, ci sarà Eder, mentre a centrocampo Brozovic e Gagliardini si giocano una maglia da titolare, con il primo leggermente favorito. Proprio il croato, a poche ore dalla chiusura del mercato era stato al centro di una trattativa che lo aveva visto vicinissimo al Siviglia di Montella, meta gradita al giocatore che era andato di persona con il suo agente all'hotel Melià di Milano per parlare del suo trasferimento.
La partenza però è stata annullata in extremis a causa dell'intervento di Spalletti, che, senza garanzie riguardanti l'arrivo di Pastore, ha deciso di blindare il croato.
Non si aggiunge dunque un altro nome alla lista delle cessioni nerazzurra, che rimane composta da quattro elementi: Joao Mario, accasatosi al West Ham ed autore di una buona prova alla prima da titolare contro il Crystal Palace, Nagatomo, passato al Galatasaray, Vanheusden, prestato allo Standard Liegi e Gabigol, tornato al Santos. Nelle ultime ore si era parlato anche di un possibile addio di Pinamonti, cercato dal Sassuolo del patron Squinzi, il ragazzo però non ha gradito la destinazione e rimarrà alla corte di Spalletti per i prossimi sei mesi.