Nel "lunch match" della domenica del 35° turno di campionato di Serie A si sono affrontate Sassuolo e Crotone in quella che è stata una sfida salvezza sia per il Crotone che lottava nelle ultime posizioni della classifica, sia per il Sassuolo non ancora "matematicamente" salvo, ma comunque molto vicino all'obiettivo.

La gara

In una Crotone in cui si sfiorano i 30 gradi, mentre lo Scida fa sold-out, la squadra di casa rifila un poker agli emiliani con doppiette di Simy e di Trotta. I Sassolesi hanno provato a rispondere alla linea di fuoco dei rossoblù, ma risulta inutile ai fini del risultato il rigore segnato da Berardi alla fine del primo tempo e un secondo tempo in cui si è tenuto alto il baricentro, mettendo in difficoltà più volte Cordaz, tanto che il Crotone, a fine gara, attraverso le sostituzioni di mister Zenga, si è ritrovato con ben cinque difensori in campo.

Grazie a questa vittoria il Crotone si può meritare un po' di riposo, soprattutto per la posizione in classifica e per la sconfitta del Chievo. Nella prossima giornata, quindi, la sfida contro quest'ultimo sarà decisiva per decretare chi resterà in Serie A e chi, nella prossima stagione, dovrà ripartire dalla B.

La gara ha visto un Crotone scoppiettante nei primi minuti del primo tempo, già al 3' calabresi in vantaggio con Trotta che ha spiazzato sul secondo palo Consigli. Il portiere neroverde, in evidente "giornata no", si è trovato fuori tempo e impreparato al 16', quando sbaglia l'uscita sul cross di Martella e lo fa diventare un assist per Simy. Per il giocatore rossoblù è il quinto gol nelle ultime sei partite e il terzo incontro consecutivo in cui sigla una propria rete.

Un momento splendido per lui che nella prima metà della stagione si era visto davvero molto poco. Il Crotone è organizzato, cattivo e punisce ancora il Sassuolo al 31' con Nalini che "pulisce" la palla, avviata da Stoian, per Marcello Trotta che non perde l'occasione del 3-0 approfittando del netto ritardo di Rogerio. La partita sembra prendere un senso unico, ma il Sassuolo non si arrende e cerca di chiudere la prima frazione di gioco con almeno "il gol della bandiera" e così fa.

Fallo in area di Faraoni su Politano, Damato controlla la tecnologia VAR e viene assegnato il calcio di rigore per gli ospiti. A batterlo è Berardi che spiazza l'estremo difensore rossoblù e manda le squadre negli spogliatoi sul risultato di 3-1. Singolare scontro, negli ultimi minuti, tra il guardalinee e l'attaccante Babacar, che travolge Dobosz durante il suo riscaldamento.

L'imprevisto, però, non ha portato conseguenze al giocatore, se non una breve pausa per far riprendere l'assistente.

Il secondo tempo è più tattico e più lento. Il Sassuolo prova a sfondare le linee difensive dei pitagorici, ma ogni assalto viene fermato e la trincea rossoblù regge all'avanzata avversaria. Iachini cerca il miracolo facendo entrare prima Babacar e poi Matri, che oltre gli appena 8' minuti giocati nella scorsa giornata contro la Fiorentina, l'ultima volta che si era visto in campo risaliva al lontano marzo (Sassuolo – Spal 1-1), in cui ha giocato per soli 15' minuti. Un giocatore che dovrebbe rappresentare l'artiglieria pesante della scuderia di Iachini, anche in questo incontro si è rivelato un autentico flop.

E nonostante il Crotone giochi a ripiegare sugli attacchi del Sassuolo, Simy ha ancora forza nelle gambe, a differenza del resto dell'attacco rossoblù. In due occasioni mette alla prova Consigli e nella seconda sigla la rete del 4-1, all'89' minuto.

Nel finale Trotta prova a portarsi a casa il pallone, con colpo di tacco parato da Consigli. Così Damato sibila il triplice fischio e manda tutti negli spogliatoi: il Crotone sogna una salvezza sempre più vicina.

L'anniversario

Il 29 aprile per i crotonesi è una data storica. Nel 2016, infatti, in questo giorno, il Crotone venne matematicamente promosso in Serie A, per la prima volta nella storia. Da allora la società rossoblù ha lottato per tenere testa alle grandi squadre di Serie A, avendo anche qualche piccola soddisfazione.

Una di queste è stata l' 1-1 casalingo contro la Juventus di questa stagione, ma anche questa partita può essere considerata una tappa fondamentale di questa fantastica storia. Il Crotone non solo vince, ma vince contro il Sassuolo, una squadra che in Serie A il Crotone non aveva mai battuto.

Anche Zenga, che ieri ha compiuto 58 anni, sfata ogni "superstizione" perché iniziò la sua avventura sulla panchina del Crotone proprio nella gara d'andata contro il Sassuolo, persa 2-1. Insomma, una sfida che stravolge le statistiche, dimostrando che le cose stanno cambiando e che il Crotone non è più, semplicemente, una comparsa del campionato italiano.

Simy & Trotta

Un'ex fa sempre male quando colpisce la sua ex squadra.

Per Marcello Trotta il Sassuolo rappresenta la società che lo ha portato dall'Avellino alla Serie A, ma con solo otto presenze e un gol stagionale in maglia neroverde. Dal Sassuolo è giunto al Crotone e qui ha già collezionato in due stagioni 60 presenze e 10 gol (7 in questo torneo). Lui è uno degli eroi della giornata, che sta rialzando le sorti della propria squadra, che con tenacia tiene alto il baricentro rossoblù e che la insacca quando c'è da insaccarla. Al suo fianco il giovane Simy, classe '92, celebre per la rovesciata contro la Juventus, ma che porta agilità, velocità, passo felino e colpo mordace, imprevedibile per gli avversari. Questa stana coppia, con caratteristiche così differenti, è la punta di diamante della squadra di Zenga, assieme a tutta una rosa che dimostra di meritare questo campionato, che diventa cattiva quando gioca nel proprio stadio, proprio come uno squalo nel suo territorio di caccia.

Salvezza possibile?

I calcoli sulla salvezza del Crotone dipendono anche da ciò che è avvenuto sugli altri campi della Serie A, ma questa vittoria pone la squadra calabrese al 15° posto in classifica, con ben tre squadre tra i rossoblù e la zona retrocessione. Il Sassuolo è a quota 37 punti, tre in più del Crotone, ed è al 13° posto in classifica. Per gli emiliani la salvezza è quasi a portata di mano.

Facendo alcuni calcoli, in verità, risulta che il Chievo in 18^ posizione, a 31 punti, con tre partite da giocare e ancora 9 punti da assegnare, potrebbe al massimo arrivare a 40 punti. Quindi, sia per tradizione e sia per matematica la quota salvezza dev'essere posta proprio a quei famosi 40 punti.

Ovvero, le squadre sopra i 40 punti non possono "matematicamente" retrocedere, mentre quelle al di sotto sì.

Certo, è un calcolo del tutto teorico, ma che non fa stare tranquille le società coinvolte in questa bagarre per rimanere in Serie A. Ben otto società coinvolte in quelle che saranno tre giornate infuocate.