Prestito con obbligo di riscatto fissato a 25 milioni. A queste condizioni, lo scorso 22 agosto, Nikola Kalinic passò dalla Fiorentina al Milan. Dopo aver inseguito Belotti e Aubameyang, la dirigenza rossonera chiuse per l'attaccante croato, a pochi giorni dalla fine del calciomercato, confidando nella sua conoscenza del campionato di Serie A. Precedentemente era approdato a Milano anche André Silva, costato 40 milioni ma non ritenuto ancora pronto per indossare la maglia da titolare. Nel frattempo cominciava ad emergere Cutrone che, dopo aver segnato a grappoli in precampionato, nella prima giornata di campionato a Crotone realizzò il gol del 2-0.

Nonostante l'esplosione di Cutrone e il poco feeling con il gol, Kalinic è sempre stato l'attaccante titolare nel Milan di Vincenzo Montella, ma la musica è cambiata da quando la squadra è stata affidata a Gennaro Gattuso. Con "ringhio" in panchina, l'attaccante croato è scivolato indietro nelle gerarchie ed è stato scavalcato sia da Cutrone che da André Silva. I rapporti tra il giocatore e il suo allenatore hanno raggiunto la massima tensione prima di Milan-Chievo quando Gattuso, vedendo un Kalinic svogliato nell'ultimo allenamento di rifinitura, ha deciso di non convocarlo. Dopo quell'episodio, il mister rossonero ha riservato una ventina di minuti al croato che,sia contro la Juventus che contro l'Inter, non ha inciso.

Ieri Gattuso ha firmato il rinnovo di contratto fino al 2021, anno in cui scadrà anche il contratto di Kalinic. Teoricamente i due dovrebbero convivere ancora 3 anni ma, secondo quanto riportato anche dalla Gazzetta dello Sport, Kalinic vuole un incontro con società ed allenatore per chiedere garanzie tecniche.

Possibile cessione

Qualora non dovesse ricevere delle risposte soddisfacenti sulla sua gestione futura, Kalinic chiederà di andare via. L'attaccante croato vuole capire quale sarà la sua figura all'interno del progetto Milan, e non è intenzionato a ricoprire un ruolo secondario. Qualora Gattuso non gli garantisca un ruolo di primo piano, Kalinic vorrà andare a giocare da qualche altra parte.

Secondo quanto riporta transfermarket, il valore dell'ex Fiorentina adesso è di 16 milioni di euro, ben 9 in meno rispetto a quelli pagati dal Milan. Per il momento non ci sono offerte concrete, tuttavia l'interesse più vivo viene dalla Cina. La squadra maggiormente interessata infatti è il Tjanjin (in cui milita anche Pato) allenata proprio da un ex allenatore della Fiorentina, ossia Paulo Sousa. Qualche estimatore però c'è anche in Bundesliga, in particolar modo lo Schalke 04 che a giugno dovrà restituire Pjaca alla Juventus.

I numeri in rossonero

I numeri di Kalinic in rossonero sono estremamente negativi. L'attaccante croato ha giocato 23 partite in Serie A, ed ha realizzato soltanto 4 gol: 2 contro l'Udinese, 1 contro il Chievo, e 1 contro il Benevento. Quello segnato contro i sanniti, il 3 dicembre 2017, è l'ultimo gol segnato da Kalinic che quindi non fa centro da 4 mesi.

In coppa Italia invece 3 presenze (2 da titolare, una nei quarti contro l'Inter e l'altra nella semifinale di andata contro la Lazio) e 0 gol. A secco anche in Europa League, dove però non ha mai giocato dal primo minuto.