Sono giorni difficili per il calcio trapanese, qualcosa di già vissuto 13 anni fa quando l'ex presidente Nino Birritella aveva messo in vendita il Trapani Calcio e, dopo settimane di indiscrezioni e trattative, la società era finita nelle mani dell'armatore napoletano Vittorio Morace. Dopo 12 anni, Morace ha deciso di lasciare il testimone. Una scelta forzata quella dell'anziano imprenditore, dettata dai problemi giudiziari che lo vedono coinvolto, ma soprattutto dalle precarie condizioni di salute. Il Trapani deve dunque cambiare proprietario e ci si augura che qualcuno si faccia avanti, altrimenti il proseguo dell'attività del club è seriamente a rischio.

La prima scadenza da rispettare è quella del 30 giugno 2018, data entro la quale la società granata deve iscriversi al prossimo campionato di Serie C.

Un piccolo 'giallo' sulla proposta di Bologna

Soltanto poche ore dopo l'annuncio di Vittorio Morace, contenuto in una breve lettera in cui ha reso nota la decisione di affidare simbolicamente il Trapani alla città, si è fatto avanti l'imprenditore Peppe Bologna. Volto piuttosto noto nella città siciliana, ex editore televisivo, allo stato attuale è in corsa per la poltrona di sindaco alle elezioni amministrative in programma il 10 giugno 2018. Motivo per cui, è il parere di molti tifosi del Trapani espresso sui social network, la sua proposta è sembrata un 'megafono elettorale'.

Nel comunicato diffuso agli organi di informazione, Bologna afferma di aver chiesto un incontro ai consulenti di fiducia della famiglia Morace e di valutare la possibilità di rilevare il club insieme ad altri imprenditori. Per verificare le condizioni dell'ipotesi appena descritta, Bologna avrebbe affidato il compito allo studio legale Bosco ed all'attuale consulente del Palermo, Toni Sichera, ma su quest'ultimo nominativo è stato decisamente stoppato.

Abbiamo infatti ricevuto una mail da Azzurra Sichera, figlia del citato consulente della società rosanero, in cui viene specificato a chiare lettere che "Toni Sichera non ha ricevuto alcun incarico da Peppe Bologna, per verificare le condizioni per rilevare il Trapani insieme ad altri imprenditori, così come viene erroneamente riportato nella nota e nel sito del candidato sindaco di Trapani".

Tranchida: 'Il Trapani è un patrimonio della città'

A citare l'attuale situazione del Trapani Calcio è anche un altro candidato sindaco della città falcata, Giacomo Tranchida, ex sindaco di Erice. "Il Trapani Calcio è patrimonio della città - afferma - e credo sia necessario rivolgere un appello alle forze imprenditoriali locali per trovare una valida soluzione. Non sottolvalutiamo, inoltre, l'ipotesi di un azionariato popolare che coinvolga l'intera città".