Non sembra trovare pace il calcio italiano che anche in questa "calda estate continua ad affrontare scandali e polemiche.
Uno di questi è sicuramente il caso legato allo "scandalo plusvalenze" che vede implicati club come Chievo Verona e Cesena.
Se il club romagnolo ha già conosciuto l'esito del processo di primo grado con la sentenza emessa dal Tribunale Nazionale Federale, la compagine clivense invece è riuscita a fare annullare l'istanza di deferimento formulata dalla Procura Federale sfruttando un vizio di forma emerso all'interno degli atti consegnati dell'inchiesta condotta da Giuseppe Pecoraro.
Un procedimento rigettato per improcedibilità che ha lasciato rammarico nello staff del Crotone, terzo interessato nella vicenda.
Possibile "stop" ai campionati
Al centro del caso svelato dal giornalista Pippo Russo una serie di acquisti e cessioni di calciatori ai più sconosciuti ma venduti a cifre considerate ragionevolmente fuori mercato. Un "illecito amministrativo" che secondo i capi d'accusa avrebbe consentito ai due rispettivi club di "agire sui bilanci" al fine di acquisire i requisiti necessari all'iscrizione negli ultimi tre campionati disputati.
Il mancato giudizio da parte dei giudici del Tfn non sembra essere stato però gradito dal Crotone e in modo particolare dal suo presidente Gianni Vrenna che ha affidato il suo pensiero nei giorni scorsi ad un comunicato pubblicato sulla pagina ufficiale della società.
Anche comprendendo le ragionevoli motivazioni dei giudici del Tribunale Nazionale Federale, il club si è detto determinato a perseguire ogni forma di tutela nei confronti dei suoi legittimi diritti.
In questo senso la società, consultati i suoi legali rappresentanti ha deciso di chiedere in via del tutto ufficiale al Coni la sospensione temporanea dei campionati di Serie A e Serie B.
La richiesta legittima nasce dalla nuova istanza di deferimento comunicata alla società Chievo Verona e al suo presidente Luca Campedelli.
La formazione veneta infatti sarà chiamata nuovamente a difendersi in una sorta di processo "bis" dove questa volta si spera si possa celebrare una sentenza certa e in tempi ragionevoli.
A poche settimane dall'inizio della nuova stagione e con alle porte i primi turni di Coppa Italia non sembra trovare pace il calcio italiano che necessità più che mai di una riforma che possa riportarlo sulla retta via.