Il momento è arrivato, oggi si decidono le sorti dell'S.S. Akragas. La società biancazzurra, dopo la retrocessione dalla Lega Pro alla serie D, rischia di non esistere più. Non ci sono novità sul cambio di proprietà e le trattative con gli iraniani rischiano di fallire. La città di Agrigento potrebbe non avere più una squadra, neppure nelle serie minori. , Il 13 luglio, giorno in cui scade il termine per l’iscrizione al campionato di serie D, è arrivato e nessuno sembra essere disposto a rilevare il club. Il futuro dell’Akragas, dunque, sembra essere tristemente già scritto.
“La colpa è di tutti – dicono i tifosi sui social – ma non può finire così. Ci hanno soltanto illusi, non doveva andare così”.
Il presidente in carica Alessi rassicura comunque che farà di tutto per iscrivere la squadra nel campionato Dilettanti da dove ripartire per consolidare un futuro più roseo e in special modo duraturo. La speranza è che si possa costruire una base solida su cui puntare e fare vero calcio in una città che ha visto troppe promesse non mantenute da parte di tutti gli attori coinvolti e che ha visto illusioni e sogni dei tifosi svanire.
Akragas, fine di un sogno?
E questa illusione purtroppo ha momenti lontani. Sono ancora vivi i ricordi della promozione in Lega Pro e degli sforzi fatti dalla vecchia società: l'ingaggio di Nicola Legrottaglie (ex giocatore di Juventus e Milan) come allenatore e di calciatori che avevano calcato i grandi panorami della serie A tra cui Sergio Almiron, anch'egli ex Juve e Catania, e Davide Baiocco.
Come si suol dire, si è passati nel giro di tre anni dalle stelle alle stalle, complice anche il non aver potuto usufruire dello stadio "Esseneto" di Agrigento a causa della mancanza di illuminazione notturna. La situazione ha infatti costretto la Lega a far giocare le partite casalinghe sul neutro di Siracusa.
Il calcio siciliano sta vivendo uno dei suoi momenti meno felici in questo periodo.
Se da un lato la serie A, con le ultime bombe di calciomercato, sta ridando lustro al movimento calcistico nostrano, lo stesso non si può dire per squadre come Palermo, Catania o Trapani, che non sono riuscite a rimanere nelle serie importanti come la serie B o, nel caso del Palermo, a puntare alla Serie A stessa. La città di Agrigento e i tifosi di questa amata società, che ha avuto in passato momenti di gloria, non meritano tutto questo.
Senza dimenticare inoltre che, nella stessa provincia di Agrigento, squadre come il Licata sono riuscite negli anni floridi del calcio agrigentino a calcare anche i campi della serie B con Zdenek Zeman come allenatore.