Niente donne nelle prime nove file dello stadio Olimpico di Roma, da sempre feudo della S.S. Lazio. Ecco quanto si legge in un volantino - che lascia poco spazio all'interpretazione - distribuito tra gli spalti durante la prima partita di campionato (Lazio - Napoli). Subito, il discutibile messaggio ha fatto il giro dei social e, inevitabilmente, la vicenda è stata ripresa dai principali quotidiani.

Niente donne nelle prime file

Il volantino rinvenuto sugli spalti dell'Olimpico sabato 18 agosto è perentorio. "La curva Nord - si legge - rappresenta per noi un luogo sacro.

E, le prime file, da sempre , sono vissute come una linea trincerata": Roba da uomini, veri, insomma, ed infatti, per questo motivo le donne non sono ammesse al suo interno e, se proprio vogliono andare allo stadio, dovrebbero occupare i posti dopo le prime 10 file. "Fidanzate e mogli" secondo gli autori del discutibile messaggio dovrebbero andare a passeggiare in quel di Villa Borghese, il luogo più adatto per trascorrere una giornata romantica e spensierata. Un vero e proprio diktat quello degli ultrà della Lazio, convinti che nella trincea della Nord si combatta la battaglia; e per questo, non ci sia spazio per smancerie o altre cose da donne.

Il volantino, che sembra scritto più da un autoritario Āyatollāh mussulmano porta la firma del direttivo "Diabolik Pluto".

E già il nome "rubato" dal mondo dei fumetti pare confermare l'acume della millenaria locuzione latina "nome omen" (letteralmente, "il nome è un presagio"). In molti, hanno notato, infatti, che per "gli aquilotti biancocelesti", il debutto in campionato è stato contrassegnato da due sconfitte: contro il Napoli (1-2) e per l'iniziativa deprecabile che vede un abuso dell'aggettivo sacro per giustificare un'assurda estromissione delle donne dalle prime 9 file in base ad un codice "non scritto, ma da rispettare".

Un codice non scritto e, verrebbe da aggiungere, non pensato che ha, tra l'altro, utilizzato, impropriamente una metafora bellica ormai superata (perché, oramai, le donne, in guerra ci vanno...)

Le reazioni

Davanti ad un simile annuncio, le tifose laziali (ma che molt tifosi) hanno mostrato la loro indignazione. La polemica, sui social, è già iniziata e sicuramente continuerà anche nei prossimi giorni.

Intanto, mentre si controllano i video delle telecamere di videosorveglianza (per capire chi abbia distribuito i volantini) ci si aspetta che i club e le istituzioni dicano qualcosa a proposito. Anche chi si occupa della gestione dello Stadio Olimpico - un luogo che non può conoscere né barriere né trincee - non dovrebbe rimanere in silenzio davanti al comunicato di Diabolik Pluto che, per la cronaca, è Fabrizio Piscitelli, leader degli Irriducibili della Lazio.