Di Francesco sapeva benissimo che Roma-Genoa sarebbe stata la gara spartiacque di questa stagione tanto tribolata. Alla vigilia della partita il tecnico aveva chiamato a raccolta una tifoseria delusa ma compatta anche nella contestazione. Nei giorni scorsi a Roma erano comparsi cento striscioni con un destinatario unico. Eloquente la scritta: Pallotta vattene. I tifosi, dunque, avevano preso di mira la società e si erano mostrati più morbidi nei confronti del tecnico. Alla fine dal campo è arrivata la risposta che club e supporter si aspettavano.

La Roma ha vinto in rimonta per 3-2 su un Genoa volitivo e manovriero che a dire il vero non avrebbe meritato di perdere questa gara.

Di Francesco tira un sospiro di sollievo

Eusebio Di Francesco ha saputo tenere duro nel momento più difficile e quando tutti gli davano contro. Ma sono rimaste molte ombre. La Roma ha vinto in modo rocambolesco, al di là degli errori di un Olsen irriconoscibile. Sull'Olimpico è calato il gelo dopo i gol di Piatek e Hiljemark. In entrambi i casi i giallorossi sono riusciti a recuperare con le reti Fazio e Kluivert. Nella ripresa il Genoa era riuscito a trovare anche il terzo gol ma la marcatura è stata annullata per un millimetrico fuorigioco sulla giocata di Lazovic.

Di Francesco è tornato a respirare al gol di Cristante ma il tecnico ha dovuto tribolare fino all'ultimo secondo prima di esultare definitivamente. Proprio in extremis i liguri hanno alzato la voce per un fallo in area di rigore giallorossa che avrebbe disegnato un altro epilogo e determinato, probabilmente, l'esonero di Di Francesco.

I problemi della Roma

La Roma guidata da DiFra ha avuto sempre un'alternanza di rendimento. Se in Champions è andata abbastanza bene, pur con qualche ko di troppo in trasferta, in campionato ha mostrato tutta la sua fragilità con passaggi a vuoto inaccettabili per una tifoseria calda e sempre vicina alla squadra e una società ambiziosa, che fin dall'inizio ha puntato, almeno a parole, molto in alto.

Purtroppo alcuni errori di mercato in questi anni sono stati pagati a caro prezzo. Pensiamo ai casi Schick, Marcano, Bianda (se ne sono perse le tracce anche nella formazione primavera, ma è costato tanto), Moreno. La prossima gara di campionato è sulla carta proibitiva con i giallorossi di scena a Torino contro una irresistibile Juventus. Poi ci sarà il Sassuolo in casa. Ma dopo la vittoria col Genoa è facile prevedere che Di Francesco arriverà comunque a mangiare il fatidico panettone. Gennaio è alle porte, col mercato di riparazione che porterà a Roma almeno tre giocatori nuovi, uno per reparto. In attacco il volto nuovo potrebbe essere proprio il genoano Piatek, in gol anche all'Olimpico, seppure su papera di Robin Olsen.

Ma i gol realizzati dal polacco quest'anno sono tanti e non sono certo casuali. Visto il rendimento disastroso di Schick, niente di più facile che possa toccare al bomber polacco fare il vice Dzeko da gennaio in avanti quando la Roma lancerà una difficile rimonta verso la zona Champions. Per ora intanto mister Di Francesco resta in panchina e Monchi vola a Boston da Pallotta a fare il punto della situazione.