Nelle scorse ore il tecnico Sandro Pochesci ha parlato a TV Play della Juventus e di Thiago Motta, definendo l'italo brasiliano un personaggio schiavo delle proprie idee calcistiche. Dell'attuale guida tecnica del club bianconero e di quanto abbia contato nella sua carriera, ha parlato anche il difensore dell'Arsenal Riccardo Calafiori.

Juventus, Pochesci: 'Thiago Motta è un tecnico schiavo delle sue idee, allenare i bianconeri non è come farlo a Bologna'

Il tecnico Sandro Pochesci è stato intervistato nelle scorse ore dai microfoni di TV Play e parlando della Juventus e del credo tattico del suo allenatore ha detto: "Thiago Motta è un tecnico schiavo delle sue idee.

Occorre avere l'ossessione della vittoria. Non vince perché non trasmette emozioni alla squadra. È spento, l'altro giorno Vanoli se l'è mangiato. Allenare alla Juve, poi, non é come allenare il Bologna".

Sullo scontro avvenuto tra i due allenatori nel derby della Mole Pochesci ha continuato dicendo: "Avete visto la rissa tra Vanoli e Motta? Io vedo la reazione di uno avvelenato e l’altro che è fermo. Io allenatore, quando vedo un folle, o mi giro o non mi faccio mettere le mani addosso. Se mi viene a mettere le mani addosso e io mantengo le mani in tasca, dò l’impressione che il mio corpo sia arrendevole".

L'allenatore ha poi concluso il suo intervento parlando di un altro grande tecnico in circolazione, José Mourinho: secondo Pochesci dunque il portoghese ad oggi sarebbe ancora tra i primi al mondo per quanto concerne la comunicazione, anche al netto di alcune uscite poco felici nei confronti degli arbitri.

Juventus, Calafiori: 'Motta mi ha cambiato la carriera e mi ha permesso di modificare la mia visione del calcio'

Del tecnico della Juventus ha parlato in termini evidentemente molto più positivi anche Riccardo Calafiori, difensore ex Bologna che attualmente milita in Premier League con l'Arsenal: "Motta mi ha cambiato la carriera, assolutamente si.

Mi ha insegnato tante cose che mi hanno permesso di cambiare la visione del calcio. Pensavo che le cose che mi diceva fossero solo per quei momenti, non è stato così. Il passaggio dalla Serie A al campionato inglese è stato inaspettato".

Queste le parole dette ai microfoni di Sky Sport da Calafiori che parlando poi delle proprie qualità come calciatore ha sottolineato di fare della forza mentale uno dei propri assi nella manica.

Il centrale difensivo romano ha proseguito nel suo ragionamento rivelando di adottare in campo una propensione costantemente offensiva e per questo non disdegnerebbe anche vestire i panni del terzino e del centrocampista. Tutti ruoli che lo avvicinano di più alla porta avversaria.