Il pareggio beffardo sul terreno del Chievo Verona non migliora l'umore in casa Inter. Non perché fossero in palio punti-scudetto: a quello i nerazzurri hanno smesso di crederci da tempo, ma dopo l'eliminazione dalla Champions League la squadra doveva dare una risposta sul campo che, a tutti gli effetti, non è arrivata. Una vittoria risicata contro l'Udinese ed il pari in casa del fanalino di coda del torneo non sono certamente ciò che i tifosi auspicavano. Oltretutto, complice l'arrivo di Beppe Marotta in dirigenza, si fantastica un pò troppo sul mercato, tendenza che non è mai positiva quando le cose non vanno per il verso giusto perché si finisce per cadere in inutili palliativi.
Ad ogni modo, a far chiarezza su quelli che sono gli obiettivi nerazzurri nella prossima sessione di Calciomercato in programma a gennaio, è proprio Luciano Spalletti poco dopo la gara di Verona. Non è certamente ciò che i tifosi si aspettano, ma il tecnico non intende creare false illusioni. L'Inter non prevede interventi sul mercato, a meno che non capiti l'opportunità di mettere le mani su un giocatore che, a tutti gli effetti, possa fare la differenza. Il Modric della situazione, insomma, tanto per citare il giocatore sul quale si favoleggia da mesi, ma che difficimente arriverà a Milano.
Chievo-Inter, le dichiarazioni post-gara
Tra le domande rivolte a Luciano Spalletti dopo la gara di Verona, c'è dunque quella sul calciomercato.
Il tecnico esclude nuovi arrivi a gennaio, a meno che non possano essere davvero elementi in grado di far spiccare un deciso salto di qualità alla rosa. Cosa che accadde nello scorso campionato, quando l'Inter si assicurò le prestazioni di Rafinha che risultò poi tra gli elementi decisivi nel raggiungimento del posto-Champions.
"Se prevedo nuovi arrivi a gennaio? Non credo che questa squadra possa essere migliorabile prendendo gli scarti degli altri, come accade di solito nel mercato di gennaio". L'allenatore manifesta il proprio rammarico per la mancata vittoria sul Chievo, svanita nel recupero a causa del gol di Pellissier. "Ci siamo fatti sorprendere, il Chievo è una squadra che sa esaltare i propri attaccanti nei ribaltamenti di fronte.
Pellissier è un giocare esperto e ci ha puniti, sono situazione d'errore sulle quali doviamo ancora lavorare". Come accaduto contro Juventus e PSV Eindhoven, anche al Bentegodi i nerazzurri hanno raccolto ben poco rispetto alle occasioni costruite. "Non siamo cattivi dal punto di vista caratteriale e non riusciamo a portare a casa situazioni che riusciamo a creare con la qualità. Spesso non riusciamo a prendere il massimo da quello che costruiamo".