Dopo tante chiacchiere Mauro Icardi è finalmente tornato a lavorare in gruppo questa settimana, dopo aver svolto parte delle sedute con i compagni già la scorsa settimana. Il centravanti argentino aveva fatto solo fisioterapia negli ultimi quaranta giorni, quando il 13 febbraio, alla vigilia del match di Europa League contro il Rapid Vienna, la società aveva deciso di togliergli la fascia di capitano, affidandola a Samir Handanovic. Da allora si è discusso molto su quelli che fossero stati i motivi che avevano portato a questa decisione, ma la verità probabilmente non verrà mai fuori.

Possibile che molto sia dipeso da screzi nati nello spogliatoio con i due croati, Ivan Perisic e Marcelo Brozovic, e con il tecnico nerazzurro, Luciano Spalletti.

Inter, pace apparente con Icardi

Quella tra l'Inter e Mauro Icardi potrebbe essere solo una pace apparente. Il centravanti argentino è tornato ad allenarsi con i compagni dopo un lungo calvario. Questo fa pensare che l'attaccante possa essere convocato per l'importante match di campionato che vedrà impegnati i nerazzurri contro la Lazio, domenica prossima, allo stadio Meazza alle ore 20:30. Gara decisiva per la corsa Champions visto che l'Inter è terza con cinquantatré punti, a più due sul Milan, più sei sulla Roma e più otto sulla Lazio, che ha disputato una partita in meno.

Come sottolineato da Sport Mediaset, si tratta solo di una tregua a tempo: "La pace potrebbe essere a tempo. Il grande freddo con i tifosi e i compagni resta mentre Maurito e il club si guardano attorno: la Juve è sempre in agguato con il club nerazzurro che segue attentamente Edin Dzeko. Il futuro di Icardi resta un rebus, proprio nel giorno del suo rientro in gruppo".

Il futuro dell'attaccante argentino

Il futuro di Mauro Icardi, dunque, sembra essere molto incerto. Su di lui c'è sempre l'interesse della Juventus, ma la volontà dell'Inter sarebbe quella di venderlo all'estero qualora si decida di optare per la cessione. I nerazzurri potrebbero accettare di sedersi al tavolo solo con l'inserimento di una contropartita tecnica all'altezza nell'affare come potrebbe essere Paulo Dybala.

La Joya è un pallino dell'amministratore delegato, Giuseppe Marotta, che lo ha portato a Torino nell'estate del 2015. E non è un caso che i nerazzurri stiano seguendo un'altra prima punta come Edin Dzeko visto che l'intenzione sarebbe quella di formare un tandem d'attacco composto da Dybala e uno tra il centravanti bosniaco e Lautaro Martinez che ruoterebbero visti i tanti impegni e con la possibile Champions sullo sfondo.