La Juventus dominerà anche nei prossimi anni. È il coro unanime che si alza da gran parte degli addetti dei lavori, che sembrano confermare che le regole a cui dovranno attenersi le 'rivali' della Juventus saranno determinanti ai fini della vittoria: quindi per i prossimi anni ci sarà ancora la superiorità tecnica bianconera dovuta necessariamente a maggior capacità di investimento. Dopo Galliani e Branchini, anche Giuseppe Marotta, amministratore delegato dell'Inter conferma come la società di Suning sarà costretta necessariamente ad attenersi a delle regole che gli impediranno di investire liberamente sul mercato.

Il Fair Play non fa investire l'Inter

Sarà quindi importante l'abilità dirigenziale nel pescare talenti a prezzo vantaggioso, e soprattutto ci dovranno essere importanti cessioni per poi poter investire in maniera massiccia sui top player. Lo stesso Marotta ha fatto l'esempio dell'acquisto di Godin, che oltre a rappresentare un'occasione di mercato (arriverà a parametro zero), rappresenta i valori sportivi e umani ideali della società milanese.

La Juventus può recitare il ruolo da protagonista per diversi anni

Secondo Marotta quindi, la Juventus potrà vincere in Italia per diversi anni ancora: troppo il gap economico fra i bianconeri e le altre squadre di Serie A. Le entrate della Juventus, garantite da stadio, sponsor e merchandising, sono infatti fattori importanti che permettono alla società di Agnelli di poter investire molto sul mercato, bilanciando quindi facilmente entrate ed uscite e non gravando appunto sul Fair Play Finanziario.

A proposito di mercato, l'amministratore delegato dell'Inter ha dichiarato che la volontà del presidente Zhang è di migliorare la performance di anno in anno e Spalletti in questa stagione ci sta riuscendo, considerando che lo scorso anno l'Inter è arrivata in Champions League e attualmente è al terzo posto, a cinque punti dalla quarta classificata.

I giocatori che arriveranno all'Inter dovranno avere esperienza e cultura vincente: l'acquisto di Diego Godin rappresenta a pieno questi valori promossi da Giuseppe Marotta.

Branchini e Galliani sul Fair Play Finanziario

Di recente anche Giovanni Branchini, agente sportivo, ha ammesso che le regole del Fair Play Finanziario sono troppo rigide e condizionano enormemente soprattutto le società italiane, che non hanno molti introiti come per esempio succede a società che giocano in campionati esteri.

Ecco perché secondo l'agente sportivo, la Uefa dovrebbe modificare la rigidità di tali regole. Anche Galliani fra l'altro, in una recente dichiarazione, ha ribadito come se ci fosse stato il Fair Play Finanziario ai tempi dei successi del 'suo' Milan, la società che era di proprietà di Berlusconi non avrebbe vinto così tanto.