L'obbiettivo prioritario di questa stagione per la Juventus è la conquista della Champions League, ma per riuscire nell'intento dovrà superare l'ostacolo Ajax nella sfida di ritorno all'Allianz Stadium, in programma martedì sera. L'ultima coppa conquistata proprio ai danni degli olandesi dai bianconeri risale al 1996 nella cui formazione c'era Fabrizio Ravanelli che nell'intervista rilasciata a Repubblica ha ricordato quel momento ed ha indicato le mosse giuste per fare risultato contro i ragazzi terribili di Erik Ten Hag.

Il ricordo del 1996

L'ex attaccante ha iniziato il suo racconto parlando dei sacrifici degli esordi, ripagati da quel gol che è riuscito a segnare in finale di Champions League contro i lancieri.

Quella rete non era neanche nei suoi sogni e realizzarla è stata un'emozione indescrivibile per lui e per tutti i tifosi bianconeri che non l'hanno mai dimenticata. L'Ajax di oggi ha lo stesso DNA di quella battuta nel '96 perché è rimasta sempre fedele al progetto di dare fiducia ai giovani, nonostante vent'anni di insuccessi. Gli olandesi sono un esempio da emulare soprattutto dagli italiani che per non avere un progetto chiaro non sono riusciti a qualificarsi all'ultimo mondiale di Russia 2018. L'ex bianconero ha raccontato che Marcello Lippi ha adottato una tattica senza uguali con la squadra sistemata sull'assetto del 4-3-3 in cui attaccanti erano i primi difensori: "Il gruppo si compattava in 35 metri e ripartiva all'attacco.

Quello era calcio totale e fu bellissimo imporlo all'Ajax".

Le mosse anti Ajax

Dopo aver ricordato, la sua esperienza Ravanelli dà qualche consiglio per affrontare i lancieri. Innanzitutto bisogna tenere sempre alta l'attenzione: "Con la tecnica che hanno basta uno stop sbagliato e loro ti castigano". Poi continuando sottolinea: "Giocano a ritmi pazzeschi se solo provi a rallentarli ti suicidi".

A sostegno di quanto affermato da 'Penna Bianca', basti ricordare ciò che è accaduto a un arrogante Real Madrid eliminato al Santiago Bernabeu. L'intervistato è impressionato da Matthijs de Ligt così giovane e già così maturo, ma più di tutto apprezza il loro gioco rasoterra a uno-due tocchi e la facilità nello smarcarsi. L'Ajax sarà cliente più complicato dell'Atletico Madrid, ma la Juventus è superiore perché può contare su veterani di grande esperienza del calibro di Cristiano Ronaldo.

Per l'ex attaccante l'uomo partita di domani sera potrebbe essere Douglas Costa perché sa spaccare le partite come pochi e l'ha dimostrato nella mezz'ora in cui ha giocato all'andata, durante la quale per nulla non ha regalato la vittoria alla sua squadra.