In queste ultime quattro giornate il Milan si gioca la stagione, ovvero il quarto posto in campionato occupato attualmente dall'Atalanta. La situazione di classifica vede i bergamaschi a quota 59, +2 sulla Roma e +3 sui rossoneri che, oltretutto, hanno gli stessi punti del Torino e la Lazio subito dietro con una lunghezza di ritardo. La corsa è pertanto molto complicata, la posta in palio altissima. Ci si gioca infatti l'accesso alla prossima edizione di UEFA Champions League, ma anche se dovesse arrivare il tanto agognato posto nell’Europa che conta, il destino di Gennaro Gattuso sembra ormai segnato: a fine stagione, a meno di improvvisi colpi di scena, la storia fra 'ringhio' e la panchina del Milan dovrebbe giungere al capolinea.
I nomi per il dopo Gattuso, il sogno è Pochettino
Il sogno per la panchina milanista si chiama Mauricio Pochettino ma la condizione per tentare con un'avventura italiana l'attuale allenatore del Tottenham passa necessariamente dalla partecipazione alla prossima edizione di UEFA Champions League. Il tecnico argentino percepisce a Londra qualcosa come 6,5 miliioni a stagione, un ingaggio piuttosto alto. A spezzare le voci ci ha pensato comunque il diretto interessato che, almeno al momento, preferisce non commentare queste indiscrezioni, anche perché la sua squadra è attualmente impegnate nelle semifinali di Champions League contro l'Ajax. "Io al Milan? Sono cose che leggo sui giornali", ha detto.
Restiamo in Inghilterra perché tra i nomi più accostati alla panca rossonera c'è quello di Maurizio Sarri, in rotta con il Chelsea e decisamente poco soddisfatto della sua esperienza in Premier League. Anche per l'ex allenatore del Napoli si parla di ingaggio sui 6 milioni di euro. Inutile negare che, alla luce del bel gioco mostrato nelle sue stagioni partenopee, sarebbe tra le prime scelte della dirigenza milanista.
Del resto il bel gioco a San Siro, sponda rossonera, non si vede ormai da qualche anno.
Altri rumors per la panchina del Diavolo
Altri nomi che arrivano dall'estero sono quelli di Unai Emery, Leonardo Jardim e Rudy Garcia anche se quest'ultimo sembra snobbare l'ipotesi di un ritorno in Italia. Tutto ciò potrà essere valutato, come già detto, solo in caso di qualificazione in Champions League.
Se il Milan dovesse fallire l'obiettivo, è lecito pensare ad altre scelte da parte dei vertici del club, certamente più abbordabili dal punto di vista economico come Eusebio Di Francesco, Roberto De Zerbi, Marco Gianpaolo o Gian Piero Gasperini, quest'ultimo è particolarmente apprezzato da Ivan Gadzidis, attuale amministratore delegato del Milan.
L’ultima ipotesi la citiamo perché si tratta essenzialmente di un vecchio pallino: sarebbe quella di Antonio Conte, a lungo corteggiato dai rossoneri la scorsa estate e molto apprezzato dalla dirigenza milanista, ma il tecnico ex Chelsea chiede un ingaggio superiore ai 10 milioni di euro all’anno, inoltre Inter ma soprattutto Roma sembrerebbero più avanti nel convincere l'allenatore salentino a sposare un nuovo progetto nel campionato italiano.