Questo pomeriggio la Juventus scenderà in campo per l'ultimo match della stagione 2018/2019. I campioni d'Italia in quel di Genova avranno diverse assenze, poiché mancheranno gli squalificati Federico Bernardeschi e Blaise Matuidi, a cui si aggiungono gli acciaccati Joao Cancelo, Mario Mandzukic, Alex Sandro, Douglas Costa e Mattia Perin. A Marassi non ci sarà nemmeno Cristiano Ronaldo, che riposerà per essere al top per gli impegni con il Portogallo. Ma nelle prossime settimane, molti altri giocatori della Juve saranno al seguito delle rispettive nazionali.
Fra questi ci sarà Federico Bernardeschi, che ha incassato gli elogi del Ct dell'Italia Roberto Mancini. L'allenatore degli azzurri è stato intervistato da 'La Stampa'. Mancini ha parlato del gioco della Juve, affermando: "Se vince è perché gioca meglio di tutte".
Mancini su Bernardeschi: 'Gli mancano un paio di step'
Federico Bernardeschi in questa stagione è diventato uno dei punti fermi della Juve. Il numero 33 juventino è cresciuto molto, sia in campo che fuori, come confermato proprio da Mancini: "Bernardeschi è migliorato tantissimo e ancora gli mancano un paio di step". Il Ct della nazionale ha anche spiegato che il numero 33 juventino può essere d'esempio per giocatori come Chiesa che devono ancora fare il salto di qualità: "Se giochi in una squadra per cui un pari è negativo, sei obbligato a cambiare mentalità".
Dunque, secondo Mancini, la crescita di Bernardeschi è avvenuta anche grazie alla grande mentalità della Juve, ma sicuramente anche il calciatore ha dato del suo meglio per riuscirci.
'Kean può diventare un attaccante straordinario'
Roberto Mancini sta costruendo una nazionale in grado di competere ad alti livelli e lo sta facendo inserendo sempre più spesso i giovani talenti azzurri.
Uno dei giocatori su cui punta molto il tecnico della nazionale è Moise Kean. Mancini ha sottolineato che il bomber della Juve ha solo di 19 anni e che tutto dipende da lui, ma può diventare un attaccante straordinario. Il Ct dell'Italia ha spiegato che lui fa giocare Kean anche come esterno: "Se fa quello che deve fare sarà un grande centravanti".
Mancini ha voluto parlare dell'addio di Allegri alla Juve: "Andare via dopo undici titoli è strano. In Inghilterra non accadrebbe mai". Il Ct dell'Italia ha anche sottolineato che se la Juve vince sempre significa che gioca meglio delle avversarie.