Tra gli appuntamenti calcistici più importanti dell'estate figura certamente la 46^ edizione della Copa America che si disputa in Brasile da sabato prossimo 14 giugno fino al 7 luglio. Sarà la quinta volta che la massima kermesse sudamericana per nazioni viene organizzata in Brasile, per cui la nazionale di casa è certamente favorita. Per una questione effettiva di valori tecnici, perché ad oggi la selecao di Tite è certamente la nazionale sudamericana più 'attrezzata', per un fattore di tradizione perché il Brasile è sempre il Brasile, ma anche per una questione statistica.

Nelle quattro precedenti edizioni in cui ha organizzato il torneo, ha sempre sollevato il trofeo.

Il Brasile in Copa America

Sono 35 le partecipazioni della selecao nel massimo torneo sudamericano per nazioni ed 8 i titoli complessivamente conquistati: 1919, 1922, 1949, 1989, 1997, 1999, 2004 e 2007. In quattro di queste edizioni, precisamente nel 1919, 1922, 1949 e 1989, il Brasile è stato Paese ospitante. Tra le nazionali certamente più forti quella del 1949 in cui spiccavano Ademir, Jair Pinto e Zizinho, mentre nel 1989 era la nazionale del CT Sebastiao Lazaroni con gente come Dunga, Branco, Bebeto e Romario. Relativamente alle altre nazionali brasiliane campioni del sudamerica, assolutamente spettacolari quelle del biennio 1997-1999, trascinate entrambe da Ronaldo (nel '99 c'erano anche Rivaldo e Ronaldinho) mentre l'ultimo successo verdeoro è datato 2007 con il Brasile che nella finalissima giocata a Maracaibo, in Venezuela, strapazzò 3-0 l'Argentina.

La nazionale di oggi deve fare a meno di Neymar che si è infortunato in amichevole e salterà la competizione, ma Tite può contare su una squadra forte e compatta e su tanti piedi buoni, come di consueto, con i vari Firmino, Coutinho, Gabriel Jesus, Arthur e l'emergente talento dell'Ajax, David Neres.

La Celeste è la nazionale più titolata

Non è il Brasile, però, la nazionale più titolata per quanto riguarda i campionati sudamericani per nazioni. La regina è celeste, l'Uruguay che ha sollevato ben 15 volte il trofeo, la prima volta nel 1916 e l'ultima nel 2011. Tra le rappresentative uruguaiane entrate nella leggenda certamente quelle che vinsero i titoli nel 1924 e 1926.

In quelle nazionali giocarono Nasazzi, Andrade, Petrone, Cea, Scarone e Castro, giocatori che diedero luogo ad una ferrea rivalità con l'Argentina con una finale olimpica ed una mondiale, la prima a Montevideo nel 1930. Rimasto decisamente impresso nella memoria anche l'Uruguay campione del Sudamerica nel 1983 dopo la doppia finale contro il Brasile, con uno straordinario Francescoli e con Aguilera, Cabrera e Morena. La Celeste precede nella classifica dei plurivincitori l'Argentina ferma a quota 14 che non vince il titolo dal 1993, dai tempi di Batistuta, Simeone, Rodriguez ed Acosta. Le altre nazionali che hanno vinto il titolo oltre ad Uruguay, Argentina e Brasile sono il Perù, il Paraguay ed il Cile (due volte a testa, i cileni hanno vinto le ultime due edizioni tra cui quella del centenario del 2016), la Bolivia e la Colombia (un titolo a testa).

Partecipazioni, nazionali ospitanti ed ospiti di altre confederazioni

Il torneo ha assunto l'attuale denominazione di Copa America soltanto nel 1975, dal 1916 al 1967 si chiamava 'Campionato Sudamericano'. Numerose le formule che lo hanno caratterizzato, dai gironi unici cosiddetti all'italiana, fino alla classica fase a gironi seguita poi dai turni ad eliminazione diretta. L'Uruguay, come detto, è la nazionale più titolata con 15 vittorie ed è anche la rappresentativa che conta il maggior numero di partecipazioni, 43. L'Argentina è invece la nazione che ha organizzato più volte il trofeo, 9, davanti a Cile ed Uruguay con 7. Alla kermesse hanno preso parte anche nazionali che fanno parte di altre confederazioni calcistiche: il Messico quella più presente con 10 partecipazioni davanti al Costa Rica con 5, agli USA con 4, alla Giamaica con 2, ad Haiti, Honduras, Giappone e Panama con 1.

Quest'anno solo due le nazionali ospiti, il Giappone che farà così la sua seconda apparizione ed il Qatar debuttante assoluto, fresco campione d'Asia ed organizzatore dei prossimi Mondiali di calcio nel 2022.

I primati

Il numero massimo di gol realizzato in un singolo match è 12 ed è relativo ad Argentina-Ecuador 12-0 del 1942: rappresenta anche la vittoria con lo scarto più largo. Il portiere cileno Sergio Livingstone è il giocatore che detiene il maggior numero di gare nel torneo, 34, mentre i massimi goleador con 17 reti a testa sono l'argentino Norberto Mendez ed il brasiliano Zizinho. Tra i giocatori ancora in attività, quello che ha segnato più gol è il peruviano Paolo Guerrero a quota 10.

Sono inoltre quattro i calciatori che detengono il primato dei gol in una singola gara, 5: l'uruguaiano Hector Scarone (Uruguay-Bolivia 6-0 del 1926), gli argentini Juan Marvezzi (Argentina-Ecuador 6-1 del 1941) e José Manuel Moreno (Argentina-Ecuador 12-0 del 1942) ed il brasiliano Evaristo de Macedo (Brasile-Colombia 9-0 del 1957). Il primato di gol in una singola edizione del trofeo appartiene al brasiliano Jair Rosa Pinto (1949), l'argentino Humberto Maschio e l'uruguaiano Javier Ambrois (entrambi nel 1957), tutti capocannonieri con 9 gol.