Ci sono nomi che ai tifosi evocano grandi ricordi del passato tra vittorie, giocate sopraffine e goal memorabili. In casa Inter, tra coloro che hanno scritto pagine indelebili della storia della Beneamata c'è sicuramente Sandro Mazzola, che ha vestito la maglia nerazzurra per ben 17 anni (dal 1960 al 1977), indossando anche la fascia di capitano per 7 stagioni e rivestendo il ruolo di direttore sportivo dal 1995 al 1999. Ebbene, a 42 anni di distanza dall'addio al calcio giocato dell'attaccante torinese, la formazione milanese torna ad avere tra le sue fila un Mazzola, con tutto il carico di suggestioni che questo cognome "pesante" porta con sé.

Si chiama Giuseppe Alessandro Mazzola, ha appena 14 anni, e anche se potrebbe essere benissimo il nipote dell'ex campione, c'è da chiarire fin da subito che tra di loro non vi è alcun legame di parentela. Giovane di belle speranze, è stato acquistato proprio in queste ore dalla società meneghina che lo ha prelevato dalla Lazio, dove il ragazzo ha da poco conquistato il campionato di categoria battendo in finale la Roma in un derby capitolino tra giovanissimi. Il baby-talento (di cui nell'ambiente si parla già un gran bene) verrà aggregato all'Under 15 allenata dall'ex difensore Paolo Annoni che dal 2017 ricopre questo ruolo nel club milanese.

Per il momento, dunque, il legame tra il passato e il presente è legato esclusivamente dall'omonimia nel segno dei Mazzola, ma è fuori di dubbio che questo ragazzo dovrà farne tanta di strada se vorrà ripercorrere (almeno in parte) le gesta del grande "Sandrino".

Sandro Mazzola: 17 anni di successi all'Inter

Chissà se Giuseppe Alessandro Mazzola ha mai approfondito la carriera del suo illustre omonimo, o se ha visto in televisione qualche spezzone di alcune sue imprese con la maglia dell'Inter. Ripercorrendo gli anni nerazzurri dell'attaccante piemontese, bisogna andare indietro nel tempo fino al 1960, quando il figlio di Valentino (leggenda del Grande Torino) debuttò con la Beneamata, restandovi per 17 anni, ovvero fino al 1977, e collezionando la bellezza di 565 gettoni di presenza e 158 goal.

Il palmarès della sua vita interista parla chiaro e lascia intendere perché ancora oggi viene considerato come uno dei grandi protagonisti della storia della formazione milanese: quattro scudetti, due Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinentali. Inoltre a livello personale è stato il miglior marcatore del massimo torneo europeo nel 1964 e capocannoniere della Serie A nel 1965.

Ha sfiorato anche il Pallone d'Oro, piazzandosi in seconda posizione nel 1971 alle spalle di un altro autentico "artista" del calcio mondiale, Johan Cruijff.

Sandro Mazzola ha avuto anche l'onore di essere il capitano dell'Inter dal 1970 al 1977, ereditando la fascia da un altro "monumento" del club milanese, Mario Corso. Dopo il ritiro dal calcio giocato, nel 1995 è ritornato in società, rivestendo il ruolo di direttore sportivo fino al 1999. Nel 2014 è stato inserito ufficialmente nella Hall of Fame del calcio italiano.