Ieri, in tarda serata, è stato finalmente definito il passaggio di Alexis Sanchez dal Manchester United all'Inter. Una trattativa lunga, che sembrava poter saltare da un momento all'altro, ma che ha seguito le orme del passaggio di Romelu Lukaku ai nerazzurri.

Modalità simili, trattative estenuanti che, però, hanno dato ragione alla dirigenza nerazzurra e portato a Milano due grandi attaccanti. Diverse, invece, le formule d'acquisto: mentre Lukaku era arrivato a Milano a titolo definitivo, per Sanchez si tratta di un prestito secco, con lo stipendio del cileno retribuito in parte dai milanesi e in parte dagli inglesi.

Per esattezza, 5 milioni di euro la cifra spettante all'Inter, 7 milioni la parte di ingaggio pagata dal Manchester.

Con Sanchez arriva Biraghi

Con questa modalità, lo United mantiene la proprietà del giocatore. Le due società si incontreranno a fine anno per decidere le sorti dell'attaccante, con un eventuale riscatto da parte dei nerazzurri o una richiesta di ritorno in Inghilterra da parte di Solskjaer.

Un colpo importante, che assicura dinamismo, tecnica e fantasia, a patto che il giocatore sia ancora il fuoriclasse ammirato a Udine, Barcellona e Londra e non la discontinua e incerottata punta vista a Manchester.

Secondo fonti della 'Gazzetta', il cileno sosterrà le visite mediche oggi alle 15.00 e con lui, anche se da località diversa, arriverà anche Cristiano Biraghi che domenica festeggerà i 27 anni in maglia nerazzurra.

Per il terzino è un ritorno a casa, dopo aver trascorso buona parte delle giovanili proprio tra le fila dell'Inter. Col terzino viola, Marotta regala ad Antonio Conte un giocatore in più da inserire nella lista Champions, proprio perchè è un prodotto del settore giovanile milanese.

Biraghi arriva a Milano con la formula del prestito con diritto di riscatto fissato a 12 milioni di euro, mentre Dalbert compie il percorso inverso e andrà a Firenze con la formula del prestito secco.

Il brasiliano ha tentennato un po', ma poi ha preso in seria considerazione l'opportunità viola e si è convinto della bontà del progetto di Commisso.

Joao Mario e Gabigol

Prestito gratuito con diritto di riscatto anche per il passaggio del portoghese Joao Mario al Lokomotiv Mosca. Presentazione in grande stile per il centrocampista che, in Russia, cercherà di dimostrare tutto il suo valore a dispetto della deludente esperienza in nerazzurro.

I russi pagheranno l'intero stipendio del centrocampista, che si aggira sui 3,5 milioni, e sono riusciti a convincere il giocatore anche grazie alla partecipazione in Champion's League.

Intanto, l'attivissima dirigenza nerazzurra sta intavolando una trattativa col Flamengo per una cessione definitiva del brasiliano Gabigol. Il giovane attaccante è reduce da una stagione sfavillante in Brasile, condita da 16 gol in 20 presenze. Ecco perchè il grande interesse della società brasiliana ma, in queste ultime ore, sono diverse le voci che parlano di più squadre europee attratte dalle prestazioni della punta.

Incontro tra Zhang e Icardi, la Juve offre Mandzukic

Intanto, a sorpresa, ieri ad Appiano Gentile è arrivato il Presidente nerazzurro Zhang.

Il numero uno nerazzurro, accompagnato di Marotta, ha ribadito all'argentino che per lui non c'è spazio nella nuova Inter.

In seguito alle nuove dichiarazioni della moglie e agente Wanda Nara, domenica in tv, la dirigenza nerazzurra ha risposto infastidita ribadendo che la linea societaria non è cambiata e che Mauro non rientra nei piani futuri di Conte. Per l'attaccante, sei giorni di tempo per trovare una soluzione interessante sia per lui che per l'Inter o decidere di rimanere fermo almeno altri sei mesi.

Intanto, Paratici si è fatto avanti e ha offerto ai nerazzurri 35 milioni più Mario Mandzukic, proposta rifiutata senza tentennamenti da Marotta. L'argentino vale almeno 65 milioni e la valutazione del trentatreenne attaccante croato non può essere così alta.

Insomma, alla fine del mercato mancano pochi giorni, ma le trattative sono più che aperte.