L'Inter di Antonio Conte, capolista del campionato italiano a punteggio pieno, ha steccato all'esordio in Champions League. La prima gara del Girone F con lo Slavia Praga sulla carta era la più abbordabile (le altre avversarie sono Barcellona e Borussia Dortmund) ma nonostante ciò la squadra milanese non è riuscita ad andare oltre un deludente pareggio. Il risultato finale è di 1-1, con gli ospiti che sono passati in vantaggio con Olayinka al 63°, mentre la rete nerazzurra è stata di Nicolò Barella al 92°.
L'ex centrocampista del Cagliari è forse una delle poche note liete di questa serata, giacché dopo le ultime opache prestazioni è riuscito a trovare un goal che potrebbe infonderli maggiore fiducia nel suo processo di ambientamento nell'ambiente interista.
Invece dopo la sfida con l'Udinese continua a non brillare Romelu Lukaku. La manovra offensiva è stata rivitalizzata dagli ingressi di Politano e Lautaro Martinez.
Inter-Slavia Praga: le pagelle dei nerazzurri
Handanovic 5,5: Nel primo tempo era da sufficienza piena, soprattutto perché la squadra ceca non ha portato seri pericoli alla sua porta. Tuttavia nella ripresa, in occasione del vantaggio ospite, ha mostrato una piccola incertezza con una respinta corta che sinceramente non ci si attende da un giocatore di classe ed esperienza come lui.
D'Ambrosio 6,5: è stato l'unico a salvarsi della retroguardia dell'Inter. Nonostante abbia giocato in un ruolo non suo (centrale nella difesa a tre) è riuscito a districarsi al meglio, non disdegnando qualche interessante proiezione offensiva.
De Vrij 4,5: irriconoscibile il difensore olandese. Probabilmente non è mai entrato in partita e ha offerto una performance meno attenta e precisa del solito. Nella prima frazione di gioco ha sciupato un'ottima occasione da rete, mentre nella ripresa ha perduto ingenuamente la marcatura dell'avversario diretto.
Skriniar 5: la sua prestazione è stata lo specchio delle difficoltà del reparto arretrato nerazzurro.
Di solito è il "muro" della difesa, ma stavolta è apparso particolarmente distratto, e nell'azione che ha portato alla rete dello Slavia Praga ha letto male i movimenti. Infatti si è lanciato in un inutile raddoppio sulla fascia, lasciando di fatto campo libero al taglio letale di Zeleny.
Candreva 5: involuto rispetto alle prime uscite stagionali.
L'ex Lazio sembrava rigenerato dalla cura-Conte, ma evidentemente è ripiombato nell'abulia della scorsa stagione, risultando poco incisivo nella manovra d'attacco. Infatti non ha avuto la "gamba" per saltare l'uomo, effettuare un dribbling vincente o piazzare dei cross pericolosi in area.
Lazaro 5,5: schierato al posto dell'infortunato Candreva, non ha di certo lasciato il segno. Ha mostrato una buona volontà in particolar modo nei suoi primi minuti di gara, ma poi col trascorrere dei minuti è sparito.
Sensi 6,5: il faro del centrocampo interista questa sera è stato meno "illuminante". Probabilmente anche a causa di uno scarso supporto dai compagni di reparto, l'ex Sassuolo è andato a corrente alternata, eppure in alcune occasioni si è prodotto in giocate interessanti.
Il mezzo voto in più è dato dalla traversa colpita su calcio di punizione dalla quale è scaturito poi il goal di Barella.
Brozovic 5,5: un po' come Candreva, anche lui sembra aver fatto un grosso passo indietro rispetto a quest'inizio della stagione. Non è mai riuscito a tenere in mano le redini del centrocampo ed è stato costantemente sovrastato dai centrocampisti cechi.
Barella 6,5: non è ancora il giocatore che si è visto con la maglia del Cagliari, però questo match potrebbe averlo aiutato a trovare un po' di fiducia in se stesso per imporsi con l'Inter. Sicuramente meglio di Brozovic (che ha sostituito) nonostante sia apparso ancora un po' impreciso e insicuro. Va premiata comunque la sua voglia di crederci nello scoccare il tiro che, anche un po' fortunosamente, ha almeno permesso all'Inter di non perdere la gara a San Siro.
Gagliardini 5: Antonio Conte ha provato a rispolverarlo in quest'esordio in Champions League, ma quasi certamente ci sarà ancora molto da lavorare per rilanciarlo a tutti gli effetti. Timido e impacciato, si è spento quasi subito.
Asamoah 5,5: sulla fascia sinistra avrebbe dovuto garantire copertura e spinta. Niente di tutto ciò. Il 30enne ghanese in diverse occasioni non è stato capace di contrastare gli attacchi dei rivali e, probabilmente nervoso per la prestazione opaca, si è reso protagonista di un brutto intervento irregolare che per poco non gli è costato un'espulsione.
Lautaro Martinez 6,5: è stato il giocatore offensivo più attivo. Soprattutto nel primo tempo ha svariato lungo tutto il settore d'attacco, si è procurato due interessanti occasioni, gettandone una alle ortiche e sfiorando il palo con un tiro di sinistro nell'altra.
Politano 6,5: ha dato indubbiamente un minimo di vivacità alle trame offensive interiste. È sembrato uno degli elementi più in forma e in grado di donare un briciolo di imprevedibilità in più alla squadra. Forse avrebbe meritato di scendere in campo da titolare.
Lukaku 4,5: dopo la modesta performance con l'Udinese, questa volta ha fatto addirittura peggio. Il centravanti belga non è riuscito a dare peso in attacco, è stato facilmente annullato dai difensori dello Slavia Praga e non si è mai reso pericoloso. Probabilmente anche a causa di una condizione fisica non ottimale, è stato l'ombra di se stesso.
Allenatore Antonio Conte 5,5: l'ottimo avvio di campionato dell'Inter forse aveva fatto pensare che il tecnico pugliese fosse riuscito a curare in breve tempo tutti i mali della squadra.
In realtà in quest'occasione sono emerse quelle amnesie e scarsa personalità che troppo spesso hanno accompagnato l'Inter nel suo recente passato. L'ex Chelsea avrebbe dovuto avere un pizzico di "coraggio" in più nel lasciare in panchina alcuni calciatori non al meglio come Lukaku o De Vrij, dando maggiore fiducia ad altri elementi come Politano e Barella che in questa gara sono apparsi più pronti.