Le due milanesi hanno superato la terza giornata di campionato con una modalità quasi identica: entrambe hanno sconfitto il rispettivo avversario per 1-0, con grande sofferenza e in superiorità numerica per più di un tempo. Avvicinarsi al primo Derby stagionale con una vittoria è sicuramente importante e i tre punti servono alle due squadre anche per lavorare serenamente in vista del match di sabato sera, ma le due sfide dello scorso weekend lasciano più perplessità che certezze.

L'Inter ha battuto l'Udinese al 'Meazza', ma il risultato è rimasto in bilico fino al 90' nonostante il folle gesto di Rodrigo De Paul che ha lasciato i propri compagni in inferiorità numerica.

Epilogo simile per i rossoneri, corsari a Verona grazie ad un rigore trasformato da Piatek e, soprattutto, all'espulsione di Stepinski dopo soli 21 minuti di partita.

Due prestazioni simili, con un gioco poco fluido e senza la capacità di sfruttare l'uomo in più per lunghi tratti del match.

Milan, i numeri della partita

Il Milan affrontava un campo storicamente avverso, ma la verità è che Donnarumma e compagni hanno ripetuto indicativamente una prestazione simile a quelle viste contro Udinese e Brescia. Per i rossoneri, la difficoltà maggiore resta quella di creare maggiori pericoli agli avversari e la sensazione è che, per il momento, in alcuni elementi si senta una mancanza di grinta e lucidità sulla trequarti.

A supporto di questa tesi, il numero di contrasti vinti, leggermente a favore dei veneti.

Il Milan ha avuto il 67% di possesso palla e questo è un dato interessante e positivo, ma ha tirato dentro lo specchio della porta di Silvestri soltanto 6 volte. Troppo poco, soprattutto per una squadra che ha giocato per 70 minuti in superiorità numerica.

Seconda partita di seguito senza prendere gol, ma al Verona le occasioni non sono mancate.

Note positive e negative

Piatek si è sbloccato realizzando il rigore decisivo, ma la precedente ammonizione e la polemica esultanza dopo il gol, sono il sintomo di un giocatore nervoso e per nulla tranquillo. Però, c'è da apprezzare il coraggio dell'attaccante polacco che si è preso una bella responsabilità.

Bene Romagnoli e sufficiente la prestazione della difesa in generale, peccato l'espulsione di Calabria nel finale. Negative le prove di Suso e Kessiè in particolare. Forse, poteva starci qualche cambio in più, ma l'unico ad entrare a partita in corso è stato Ante Rebic. Non male il suo esordio nel secondo tempo. In vista della sfida all'Inter potrebbe cambiare qualcosa, soprattutto a centrocampo.

Inter, troppa fatica per ottenere i tre punti

Un piccolo passo indietro per gli uomini di Antonio Conte che, così come i 'cugini' rossoneri, non hanno sfruttato a dovere la superiorità numerica regalata dal gesto insulso di De Paul. A 'San Siro', i friulani si sono fatti valere e l'uscita del numero 10 dell'Udinese è arrivata proprio nel momento migliore della squadra di Tudor.

Dopo il bellissimo gol di Sensi, si poteva anche immaginare un secondo tempo tranquillo e con qualche altro gol. Invece, non è stato facile portare a casa i tre punti perché, oltre ai chiari meriti degli avversari, qualcosa non ha funzionato. Solo quattro i tiri in porta dell'Udinese, ma un occasionissima ad inizio secondo tempo che avrebbe potuto complicare non poco la partita. Buona percentuale di possesso palla, aumentata ovviamente nella seconda frazione, e un discreto numero di palle gol.

Ma la manovra è apparsa lenta e non sempre adeguata, anche se l'Udinese ha mostrato grande fisicità e un'ottima condizione atletica.

Stefano Sensi è stato senza dubbio il migliore in campo e non solo per la marcatura decisiva.

Abbastanza bene la difesa, male Barella apparso ancora a disagio nel centrocampo di Conte, e non bene Lukaku, frenato anche da un fastidio alla schiena. Un po' in calo le prestazioni di Candreva e Brozovic.

Sabato sera è già tempo di Derby

La stracittadina milanese sarà visibile su Dazn e sul canale 209 di Sky (per gli abbonati Calcio), sabato 21 settembre dalle 20.45. I bookmakers danno l'Inter leggermente favorita, ma mentre Giampaolo potrà contare su una settimana di lavoro a pieno regime, i nerazzurri ospiteranno domani sera lo Slavia Praga per la prima di Champions League. Una gara importante che necessita di attenzione ed energie mentali e fisiche. Di conseguenza, un classico Derby senza una favorita.