Il caso-Icardi non è ancora del tutto risolto, Antonio Conte da serio professionista ha fatto bene a non saltare al coro anti-juventino e Stefano Sensi era proprio il giocatore che serviva al centrocampo. Questo, in sintesi, il pensiero di Paolo Bonolis, intervistato di recente dalla testata giornalistica FcInter1908. Il conduttore è da sempre un dichiarato e appassionato tifoso dell'Inter che, però, quando viene interpellato sulla sua squadra del cuore, riesce sempre ad analizzare vicende calcistiche e aspetti tecnici con una certa obiettività, muovendo anche delle critiche quando lo ritiene necessario.
Lo storico presentatore di Ciao Darwin ha subito dato il suo parere sulle prime uscite stagionali della nuova Inter di Conte. La sua prima impressione è stata del tutto positiva, sottolineando di aver visto un gruppo grintoso e agonisticamente valido, grazie anche ad una campagna acquisti condotta con raziocinio. Inoltre, sfruttando al meglio le caratteristiche dei nuovi arrivati, la squadra milanese ora può permettersi di mostrare un gioco basato su scambi rapidi e sulla profondità.
Dopo la rotonda vittoria al debutto in Serie A contro il Lecce, c'è stato qualche primo, leggero mugugno per l'affermazione di Cagliari dove Handanovic e compagni non hanno di certo brillato sotto il profilo dello spettacolo.
Bonolis ha ricordato che si trattava di un match completamente differente rispetto a quello disputato coi salentini, poiché innanzitutto si è giocato in trasferta e, in più, contro un'avversaria (la formazione cagliaritana) che dopo il primo inatteso stop con il Brescia aveva tanta voglia di rialzarsi.
Dunque il mattatore di Avanti un Altro ritiene che non ci sia da preoccuparsi, anche perché nel corso della stagione ci saranno tanti altri incontri impegnativi, e ha aggiunto di non aver visto finora alcun dominio in campo da parte delle avversarie più titolate dei nerazzurri, Juventus e Napoli.
'Conte non verrà meno ai suoi doveri professionali'
In questi ultimi giorni si è fatto un gran parlare di Antonio Conte, ma non per questioni di campo. Durante l'evento di presentazione della terza maglia dell'Inter, al coro dei tifosi nerazzurri "chi non salta bianconero è", l'allenatore pugliese non ha saltellato. Di conseguenza, qualcuno ha iniziato a storcere il naso nei suoi confronti, ritenendo che sia ancora troppo legato al suo passato bianconero per impegnarsi a fondo nella sua nuova esperienza interista.
Bonolis invece ha interpretato la questione diversamente. Dopo aver detto che a lui interessano esclusivamente le gare e i risultati sul campo della sua squadra, ha aggiunto che non bisogna dimenticare mai il rispetto: Conte, infatti, per anni è stato capitano (da calciatore) e poi titolare della panchina della Juventus. Di conseguenza ritiene piuttosto normale che abbia evitato di unirsi al coro dei supporter nerazzurri. E proprio a questo punto ha voluto tranquillizzare l'ambiente, dicendosi certo che l'ex Chelsea farà di tutto per superare i campioni d'Italia in carica sul campo e che ha fatto bene a tenersi lontano dagli sfottò come si richiede ad un professionista esemplare.
Il mercato e l'infinita 'telenovela-Icardi'
In un ulteriore passaggio della sua intervista concessa a FcInter 1908, Paolo Bonolis ha anche approfondito il tema-mercato. In realtà ha preferito non sbottonarsi troppo sui nuovi arrivati in casa Inter, perché finora non è stato possibile vedere all'opera i vari Godin, Sanchez, Bastoni e Lazaro. Nicolò Barella invece non è ancora riuscito ad esprimersi ai suoi massimi livelli, mentre è rimasto notevolmente impressionato da Sensi. Il conduttore romano ha rimarcato che si tratta di un talento in grado di esprimere "immensa qualità", fondamentale nel dare alla squadra quel pizzico di imprevedibilità che nelle ultime stagioni era mancato alla compagine milanese.
Ovviamente il discorso è poi scivolato su Mauro Icardi e sul suo trasferimento in prestito al Paris Saint-Germain. Il presentatore capitolino ci ha tenuto a ricordare che, in realtà, la questione non è ancora del tutto risolta, sottolineando a chiare lettere: "Il problema è rimandato di un anno". Tuttavia, in questa temporanea conclusione della querelle c'è un aspetto positivo da considerare.
Infatti, quando nella prossima stagione la società nerazzurra dovrà trattare la cessione dell'ex capitano, potrà farlo contando su una situazione potenzialmente favorevole: il centravanti argentino sarà reduce comunque da un'annata in cui avrà giocato in Ligue 1 e soprattutto in Champions League. Dunque, in sede di mercato, sarà ben diverso sedersi al tavolo delle trattative in queste condizioni, poiché non si tratterà più di un calciatore tenuto ai margini della rosa come, invece, sarebbe accaduto qualora fosse rimasto a Milano.
Sugli obiettivi dell'Inter per questo 2019/2020 Paolo Bonolis ha preferito non sbilanciarsi troppo. Sul girone di Champions League ha detto che gran parte del passaggio al turno successivo dipenderà dall'esito delle due sfide con il Borussia Dortmund, anche se non bisognerà sottovalutare lo Slavia Praga. Sulla Serie A ha ricordato che una squadra storica come l'Inter non può non scendere in campo senza puntare alla vittoria, chiosando con un sibillino: "Vedremo che succede".