Hanno preso il via in questi giorni i campionati europei di calcio a 5 per non vedenti. Organizzati dalla Fispic (Federazione Italiana Sport Paralimpici per Ipovedenti e Ciechi) si stanno svolgendo a Roma (dove c'è una delle maggiori società italiane dedicate ai non vedenti) e termineranno martedì 24 settembre.

L'Italia ha iniziato con il piede giusto quest'avventura vincendo 3-1 contro la Romania grazie ad una rete di Sebastiano Gravina che a Blasting News ha raccontato le sue emozioni per il gol realizzato. Una marcatura talmente bella che ha fatto il giro del web ed è stata celebrata anche dal presidente degli sport paralimpici, Luca Pancalli.

Sebastiano Gravina racconta le emozioni per un gol da sogno: 'Che bello segnare con la maglia azzurra, vi racconto come giochiamo a calcio'

Sono in corso, in questi giorni, al Centro di Preparazione Paralimpica di Roma (zona Eur) gli Europei di Calcio a 5 che vedono la presenza di 10 nazioni che hanno un'ottima storia a livello calcistico: Italia, Russia, Turchia, Spagna, Inghilterra, Francia, Germania, Belgio, Romania e Grecia.

Le prime due classificate conquisteranno l'accesso alle Paralimpiadi di Tokyo che si disputeranno in Giappone nel 2020. Il grande protagonista azzurro di questa prima fase dell'Europeo è stato Sebastiano Gravina. Ligure classe 1990, il giocatore è diventato una star del web in questi giorni per il suo gol bellissimo segnato nel 3-1 alla Romania.

"È stata una grande emozione - ha raccontato in esclusiva a Blasting News - per me è una sensazione bellissima indossare la maglia azzurra e un sogno fare un gol in un campionato europeo. Tra l'altro è stato un gol pesante perché ci ha dato la sicurezza durante la partita di portare a casa il risultato".

Una rete davvero di pregevole fattura che è stata commentata anche dal presidente Luca Pancalli: "Coast to coast e diagonale vincente.

Questo capolavoro di Gravina ha portato ieri gli azzurri sul 2-0 contro la Romania agli Europei di Calcio b1 non vedenti. Un gesto straordinario di un calciatore non vedente contro un portiere vedente. Spettacolo puro! Forza ragazzi!".

Un bel complimento a Sebastiano e a tutto il gruppo azzurro: "Abbiamo letto il suo commento, per noi lui è un punto di riferimento importante e una grande persona.

Sono d'accordo con lui - ha proseguito il giocatore azzurro - non è facile giocare a calcio per noi, non è semplice e può anche essere pericoloso. Il gol? Sicuramente è stata una bella rete, ma ci sono giocatori nelle nostre condizioni che sanno fare anche cose migliori".

'Le mie giornate tra palestra e campo, vi racconto la nostra Nazionale giovane e ambiziosa'

Ma quante ore si allena ogni settimana un giocatore non vedente? "Mediamente si va tre volte in palestra e un paio di volte in campo più la partita del weekend", ha raccontato ai nostri microfoni il giocatore che il prossimo anno militerà nella squadra Quarto tempo Firenze dopo un'esperienza alla Liguria Calcio Non Vedenti.

Ora, però, la sua squadra è la Nazionale azzurra, il coronamento di una carriera: "Siamo una nazionale giovane con giocatori dai 17 ai 28 anni e soltanto due sopra i 30 anni.

È una squadra - ha sottolineato Sebastiano - nata due anni fa, questa è una Nazionale forte dove c'è un bel gruppo, ci aiutiamo l'uno con l'altro ogni giorno. In campo siamo molto offensivi grazie alle idee del nostro CT Rossano Mastrodomenico e al suo vice Massimiliano De Santis. Sono due persone competenti che ci stanno dando una grossa mano. Non so se riusciremo a vincere a breve-medio termine, ma ce la stiamo mettendo tutta per conquistare a breve risultati importanti".

Il calcio per i non vedenti: cosa si può cambiare e migliorare

C'è tanto entusiasmo nella squadra azzurra, anche se c'è ancora molto da fare: "La Federazione - analizza Gravina - fa molto per noi, bisogna lavorare di più nella parte mediatica, cercherei di dare più visibilità.

Un esempio? Dopo il mio gol contro la Romania, i giornali hanno riempito i loro siti con la mia rete. Eppure se leggete i commenti sotto, per molti era una novità il calcio per non vedenti e che c'è una Nazionale italiana a Roma. È giusto avere più seguito secondo me a livello di comunicazione, la gente resta a bocca aperte quando viene a vederci".

Sebastiano è non vedente dalla nascita, fino a poco tempo fa riusciva almeno a percepire luci ed ombre, ora la sua vista si è azzerata. Com'è possibile quindi giocare una partita di calcio in questo stato? È proprio Gravina a raccontarlo ai nostri microfoni: "Chi gioca a calcio dev'essere autonomo e sfruttare al massimo l'udito e l'orientamento. Dietro la porta avversaria c'è una guida che ti indica il centro della porta con la voce.

La difesa, invece, viene guidata dal portiere (che è vedente, ndr). Lungo i lati ci sono sponde alte 1 metro e 30 per limitare l'uscita del pallone che è sonoro per aiutarci a capire dove trovarlo in campo. L'abbigliamento? Si va in campo indossando un caschetto protettivo, che non è obbligatorio, e delle bende oculari sugli occhi insieme ad una mascherina per non dare vantaggi a chi ha ancora la possibilità di percepire luci ed ombre".

Il sogno di Sebastiano Gravina: 'Sono milanista, mi piacerebbe incontrare Kakà'

Le società calcistiche in Italia per far allenare e giocare i non vedenti stanno aumentando, con un campionato nazionale che comprende squadre che vanno dal nord al sud: Crema, Firenze, Roma e Siracusa alcune delle società.

Sebastiano, il prossimo anno, giocherà a Firenze: "Ci tengo a dire che sono milanista, ma sono tifoso del Bari perché lì sono le mie origini. Il mio sogno nel cuore? Bella domanda, mi piacerebbe incontrare Ricardo Kakà, dal quale ho sempre preso ispirazione per il mio gioco in campo".

Dai sogni alla realtà: il prossimo impegno della Nazionale azzurra è per sabato 21 settembre alle ore 15 contro il Belgio. C'è bisogno del sostegno del pubblico per spingere i ragazzi ad un'altra impresa, magari con un altro gol che faccia il giro del web e permetta di conoscere sempre di più le gesta di questi ragazzi straordinari.