A volte ritornano e, nel caso di Ignazio Arcoleo, la frase calza decisamente a pennello. L'ex bandiera di Genoa e Palermo torna al Trapani nel ruolo di club manager ed è certamente un ritorno carico di fascino visto il legame a doppio filo tra il tecnico palermitano e la città falcata. A Trapani, infatti, Arcoleo visse alcune delle stagioni più belle ed intense da allenatore sfiorando la Serie B nella stagione 1994/95 con la presidenza di Andrea Bulgarella.

Un ruolo 'all'inglese'

L'ex allenatore sarà dunque il club manager del Trapani, figura che si sta diffondendo in Italia, ma che nasce essenzialmente in Premier League.

Tra i più celebri che hanno interpretato questo ruolo c'è Sir Alex Ferguson al Manchester United, mentre nella Serie A italiana ci viene in mente Vincenzo Guerini, tornato alla Fiorentina nel 2011 con questo compito. In pratica si occuperà di gestire i rapporti della società con la prima squadra e non solo, nella sua sfera di competenze rientrano infatti anche i rapporti con il settore giovanile e con la stampa. Una figura che è stata importante nella storia del Trapani e che, magari, potrebbe accendere il sacro fuoco dell'entusiasmo in una piazza appassionata e calorosa, ma un po' perplessa dopo l'avvio stentato della squadra allenata da Francesco Baldini nell'attuale campionato di Serie B dove i granata sono reduci da due sconfitte nelle prime due giornate del torneo.

"Torno a lavorare per il Trapani Calcio con grande gioia ed entusiasmo nella veste di club manager - ci dice Arcoleo che abbiamo raggiunto telefonicamente - e voglio ringraziare il presidente, tutti i dirigenti e la proprietà per avermi dato la possibilità di poter contribuire alla crescita della società con basi molto solide.

Un grande direttore sportivo, Raffaele Rubino che sa costruire squadre vincenti, un direttore generale come Giuseppe Mangiarano che gestisce la società in modo straordinario ed un ottimo allenatore come Francesco Baldini alla guida di una squadra di buon livello. Poi - aggiunge - c'è il settore giovanile magistralmente diretto da Sandro Porchia che ha il dono di scoprire il talento nei giovani calciatori che sono la linfa vitale della società".

Arcoleo ed il Trapani, una gran bella storia

Quella di Arcoleo a Trapani è una bellissima storia che inizia in un caldo autunno del 1991, quando viene chiamato sulla panchina della squadra granata che allora militava in Interregionale al posto di Lino De Petrillo, esonerato dopo una durissima sconfitta subita nel derby contro il Marsala. La scelta dell'allora presidente Andrea Bulgarella non è molto gradita dalla tifoseria, Arcoleo per molti è ancora 'l'allenatore del Mazara', società che vive un'acerrima rivalità con la squadra del capoluogo. Al Trapani il tecnico palermitano resterà fino al 1995, conquistando due promozioni dall'Interregionale alla Serie C2 nel 1993 e dalla C2 alla C1 nella stagione successiva.

Nella stagione 1994/95, il Trapani sfiorerà la promozione in Serie B perdendo la semifinale dei play off in maniera bruciante (gol decisivo arrivato in pieno recupero) in casa del Gualdo, al termine di un campionato indimenticabile. Suo il merito di aver lanciato al grande calcio numerosi giovani, tra cui Marco Materazzi che è certamente il più celebre tra gli atleti avuti a disposizione nelle sue stagioni trapanesi, ma non il solo se pensiamo a Gaetano Vasari, Francesco Galeoto o Vincenzo Italiano. Senza contare un fuoriclasse assoluto come Nino Barraco. "A Trapani mi sento a casa - ci dice ancora Arcoleo - tra amici e tra persone a cui voglio bene ed a cui sarò sempre legato".