Il trasferimento di Mauro Icardi al Paris Saint-Germain in prestito con diritto di riscatto potrebbe aver scritto solo temporaneamente la parola fine nel rapporto tra l'attaccante argentino e l'Inter. È quanto si evince leggendo tra le righe le dichiarazioni rilasciate di recente da Wanda Nara al Corriere della Sera. La moglie del bomber sudamericano, infatti, ci ha tenuto a precisare che non si è consumato alcun "divorzio" tra l'ex capitano e la squadra milanese, utilizzando una similitudine per certi versi anche molto romantica sulla situazione in essere: "Sono come fidanzati che si prendono una pausa di riflessione".

Tenendo conto di queste affermazioni, il giornalista Guido De Carolis ha chiesto alla 32enne argentina se, a questo punto, Icardi è destinato a tornare all'Inter. La procuratrice ha risposto dicendo innanzitutto che era impossibile rifiutare la proposta del Psg, una società ambiziosa che ha tutte le carte in regola per raggiungere traguardi importanti e grandi vittorie. Per questo motivo il centravanti sudamericano è indubbiamente: "Onorato di farne parte". Sul futuro, però, ha preferito non sbottonarsi, riferendo che quando sarà il momento si soffermeranno a riflettere sul da farsi, e ricordando che alla fine è sempre "Maurito" ad avere l'ultima parola.

In questi mesi difficili all'Inter, sono arrivate diverse offerte per il centravanti sudamericano.

Wanda Nara ha spiegato che sapeva che il calciatore alla fine avrebbe detto di sì al Psg perché, oltre ad esserne l'agente, è anche la moglie e lo conosce meglio di chiunque altro. Dopo tante tensioni, il 26enne di Rosario ha voluto lanciarsi nella nuova esperienza parigina soprattutto per dare un pizzico di serenità ai figli e alla sua famiglia, ben consapevole che se fosse rimasto ancora a Milano: "Sarebbe stato sempre un caso".

Wanda Nara respinge le malelingue sul suo conto

Tra le pagine del quotidiano milanese, Wanda Nara ci ha tenuto a rispedire al mittente le critiche e gli attacchi che ha dovuto subire in quest'ultimo periodo, e che l'avevano etichettata come la principale responsabile della rottura tra Mauro Icardi e l'Inter. L'opinionista di Tiki Taka ha evidenziato che non potrebbe mai fare del male al suo compagno di vita, chiosando con un significativo: "Il suo bene è il mio".

A suo parere, il caso-Icardi è scoppiato per una serie di malintesi emersi negli ultimi tempi. Tuttavia ha aggiunto che, in realtà, il club di Zhang avrebbe voluto cedere l'ex numero 9, e di conseguenza avrebbe attuato una vera e propria strategia per facilitarne la partenza, ben consapevole che il calciatore non sarebbe mai andato via di sua spontanea volontà.

D'altronde, la procuratrice ha rivelato che nel cuore del bomber sudamericano c'è ancora tanta voglia di essere protagonista con la casacca della Beneamata, e che questa è soltanto una fase di crisi, inevitabile quando c'è una "lunga relazione". Dunque, dopo aver messo nero su bianco l'approdo del giocatore al Psg, i rapporti tra la famiglia Icardi e la società milanese sarebbero stati ricuciti e, soprattutto, non vi è stato alcun tipo di "tradimento".

La vicenda del ritiro della fascia da capitano

Tra le questioni che hanno fatto scattare la crisi tra Mauro Icardi e l'Inter, c'è quella relativa alla decisione del club che, nel mese di febbraio, annunciò che il centravanti non sarebbe stato più il capitano della squadra. Wanda Nara ha provato a fare chiarezza anche su questo caso, affermando che i dirigenti nerazzurri avrebbero comunicato al giocatore di aver fatto quella scelta "per venderlo".

Il goleador di Rosario, infatti, nel mese di gennaio aveva rifiutato un'offerta da un'altra squadra, dicendo che, essendo il capitano dell'Inter, non l'avrebbe mai abbandonata. E proprio in questo momento, secondo la moglie del calciatore, i rapporti hanno cominciato a deteriorarsi.

E qui subentra l'altro aspetto molto discusso della "telenovela Icardi", ovvero il suo rifiuto di partire con il resto del gruppo per Vienna in occasione di una gara di Europa League. La consorte dell'ex sampdoriano ha smentito quanto riportato in questi mesi, svelando che già da un po' di tempo "Maurito" stava giocando nonostante un problema al ginocchio.

Tuttavia, in seguito alla delusione per aver perso i "gradi" di capitano, avrebbe detto che per scendere in campo non è necessaria solo un'adeguata condizione fisica ma anche "l'anima", e in quel momento la sua era particolarmente ferita.

Wanda Nara è stata più volte accusata di aver acceso la miccia dello scontro tra Icardi e l'Inter in seguito ad una serie di dure critiche volte alla squadra e al club durante la trasmissione Tiki Taka.

Su questo punto la 32enne argentina ha innanzitutto rivelato che la società sapeva già tutto, ricordando allo stesso tempo che, non avendo alcun vincolo contrattuale, non avrebbe dovuto di certo attendere il permesso dai dirigenti nerazzurri per poter esprimere il suo parere. Inoltre con un pizzico di orgoglio ha sottolineato di non aver mai parlato con cattiveria o per fare del male a qualcuno: "Dico sempre la verità, chi dice bugie è senza coraggio".

Sulla causa legale intentata a pochi giorni dalla fine del mercato, la procuratrice ha detto con forza che la decisione non è stata presa per soldi, altrimenti Mauro Icardi avrebbe detto addio all'Inter circa 3-4 anni fa quando la squadra non disputava la Champions League, accettando la corte di altri club che invece facevano parte della massima competizione europea.

Il suo obiettivo, dunque, era solo quello di essere reinserito appieno nel gruppo e di poter allenarsi costantemente agli ordini di Antonio Conte. Quindi con una punta di rammarico ha aggiunto: "Chissà con lui dove poteva arrivare".

Dopo aver ricordato che il centravanti argentino vorrebbe tornare a giocare in Serie A, dando sempre la sua priorità all'Inter ma non chiudendo le porte ad altre squadre, Wanda Nara ha concluso dicendo che il suo ruolo è stato fondamentale per risolvere la situazione di impasse che si era creata tra il marito e il club di Zhang. È riuscita a fare in modo - da manager - che Icardi approdasse in una compagine d'alto livello, una destinazione che "rende orgogliosa me, lui e la famiglia".