La Nazionale italiana ha battuto la Grecia per 2-0 qualificandosi agli Europei in programma nell'estate del 2020. Roberto Mancini ha fatto a pieno il suo lavoro: è riuscito a risollevare l'ambiente della nazionale dopo l'incubo della mancata qualificazione ai mondiali e cosa molto più importante ha restituito entusiasmo ad un movimento che dopo Germania 2006 sembrava aver smarrito la via. Il girone non era dei più ostici, è innegabile, ma 7 vittorie in altrettante partite paiono davvero un bel biglietto da visita.

La partita

L'Italia certo non ha brillato e complice anche la pochezza tecnica dei greci è riuscita a portare a casa l'intera posta in palio.

I Greci dal canto loro hanno cercato di occupare gli spazi per limitare la creazione del gioco al centrocampo italiano riuscendovi per tutto il primo tempo: nonostante un possesso palla prossimo all'80%, nella prima frazione l'Italia non ha mai realmente impensierito il portiere greco. Chiesa e soprattutto Insigne non sono stati brillanti con l'esterno della Fiorentina costretto pure a lasciare il campo per un risentimento muscolare. Il subentrante Bernardeschi è sembrato più propositivo fin dai primi minuti ma il primo tempo non ha comunque regalato nulla o quasi. Nel secondo tempo l'Italia è stata più pericolosa, un tiro a colpo sicuro di Insigne è stato il prologo al rigore poi trasformato da Jorginho.

Il secondo e definitivo gol è invece arrivato grazie a un bel tiro dal limite di Bernardeschi sul quale il portiere dei greci non è comunque stato immune da responsabilità.

L'Italia è qualificata ad Euro 2020 con tre turni di anticipo

Con la vittoria contro la Grecia la nazionale azzurra è la seconda rappresentativa europea a qualificarsi dopo il Belgio.

Certo c'è ancora da lavorare ma con una qualificazione arrivata con tre turni di anticipo, il commissario tecnico della nazionale potrà sperimentare e provare nuove soluzioni tecniche senza l'assillo del risultato.

Mancini supera Trapattoni e rincorre Pozzo

Mancini ha così eguagliato il record di Trapattoni portandosi ad una partita dal record del mitico commissario Vittorio Pozzo che vinse due mondiali consecutivi nel 1934 e nel 1938 e le olimpiadi nel 1936 riuscendo a vincere ben otto partite ufficiali consecutive.

Non sono certo i record statistici che devono interessare ad un allenatore, ma fanno morale e potrebbero essere il viatico per anni davvero interessanti per la nazionale italiana. La squadra di Mancini è relativamente giovane e le speranze non mancano: la stessa nazionale Under 21 di Nicolato sembra essere una potenziale fucina di talenti. Lo scopriremo a giugno del 2020, quando la nazionale italiana giocherà a Roma la partita inaugurale del campionato Europeo 2020. Adesso è ufficiale, il countdown è appena iniziato.