Non è bastata a Marco Giampaolo la vittoria di Sabato contro il Genoa nella "sua" Genova. La dirigenza del Milan ha infatti deciso di esonerare il tecnico e di correre ai ripari ingaggiando l'allenatore parmigiano Stefano Pioli, che si era dimesso dalla guida della Fiorentina lo scorso 9 aprile. Mancherebbe solo la firma per l'arrivo in rossonero del tecnico nato a Parma nel 1965.
Secondo alcune indiscrezioni qualcuno avrebbe preferito Spalletti
L'ex allenatore di Inter e Fiorentina non sarebbe stato però il primo nella lista dei desideri di Boban e Maldini: secondo diverse indiscrezioni i due dirigenti rossoneri avrebbero infatti preferito Luciano Spalletti per la guida del nuovo Milan.
Il trasferimento dell'allenatore, esonerato a maggio dai cugini dell'Inter, è rimasto però bloccato a causa di disguidi contrattuali con l'altra squadra milanese, non riuscendo a trovare un accordo per la buona uscita.
La nuova dirigenza rossonera, capeggiata da Ivan Gazidis (amministratore delegato e direttore generale), tiene molto agli umori della piazza e a ciò che pensano i tifosi, non entusiasti all'idea che a prendere le redini della squadra fosse un allenatore considerato poco vincente come Pioli.
Ad alimentare lo scontento dei tifosi milanisti ci si mette anche il passato di Spalletti, noto per aver centrato spesso la qualificazione in Champions League, vero obbiettivo milanista di inizio stagione.
I tifosi ovviamente non hanno fatto attendere per le critiche, rendendo popolare nelle ultime ore l'hashtag #pioliout.
Cosa deve aspettarsi Pioli
Il tecnico parmigiano dovrà riuscire a compattare uno spogliatoio diviso e immotivato e capire come gestire la rosa - principale problema di Giampaolo in questo avvio di stagione - trovando il modulo adatto alle caratteristiche dei suoi giocatori.
I numeri parlano chiaro, il 4-3-1-2 di Giampaolo non è stato produttivo in attacco, né abbastanza solido in difesa, sono state solo 6 infatti le reti segnate nelle prime sette giornate di campionato (peggio dei rossoneri hanno fatto solo Sampdoria e Udinese, rispettivamente con 4 e 3 reti all'attivo).
L'idea tattica del nuovo Milan
Il modulo che probabilmente verrà utilizzato dal nuovo Milan targato Pioli sarà il 4-3-3. Particolarmente cara al nuovo allenatore è la figura del regista, ruolo che potrebbe essere ricoperto alla perfezione da Biglia, già allenato ai tempi della Lazio e giocatore sul quale Pioli ha puntato molto nei suoi anni nella capitale.
La probabile formazione potrebbe dunque vedere Donnarumma tra i pali, unica vera certezza di questo Milan. La difesa dovrebbe essere a 4 con Calabria a destra, Romagnoli e Musacchio coppia centrale e Theo Hernandez terzino sinistro. Quest'ultimo svolgerà probabilmente la maggior parte delle mansioni offensive sulla fascia sinistra, rientrando in posizione una volta che la squadra offensiva riconquista il controllo della palla.
Il centrocampo sarà formato da Biglia in veste di regista classico, con Paquetà sul centro sinistra e Kessié sul centro destra. L'attacco, vista la predilezione di Pioli per i piedi invertiti sulle fasce offensive, sarà probabilmente formato da Leao a sinistra e Suso a destra, con Piatek unica punta al centro.
Il caso Piatek e la 9 del Milan
Se il tecnico parmigiano riuscisse a trovare sistemi tattici in grado di far sbloccare veramente il bomber rossonero Piatek, allora cambierebbe completamente il volto di un Milan stravolto e inondato di critiche. Non sarà certo un compito facile, ma sarà uno degli obbiettivi principali del nuovo mister per un Milan che ha un disperato bisogno di fuoriclasse e di giocatori di carattere che facciano la differenza.