Che la separazione tra l'Inter e Luciano Spalletti non fosse arrivata a cuor leggero era abbastanza prevedibile, anche dal comunicato che la società nerazzurra aveva pubblicato per ufficializzare il divorzio. Una frattura insanabile, resa ancora più evidente in questi giorni. Il tecnico di Certaldo, infatti, ha ancora un contratto di due anni, fino a giugno 2021, a 4,5 milioni di euro a stagione netti, che sul bilancio del club pesano per diciotto milioni lordi, già messi nel bilancio chiuso a giugno. Il Milan si è interessato a lui ma non si è trovata l'intesa sulla risoluzione del contratto visto che l'allenatore chiedeva un anno di stipendio, mentre l'Inter era arrivata ad offrire massimo due milioni.
Mercato sotto accusa
Luciano Spalletti non si è separato nel migliore dei modi con l'Inter, che la scorsa estate ha deciso di esonerarlo per puntare su Antonio Conte. Il tecnico di Certaldo non avrebbe preso bene questa decisione e alla base della mancata risoluzione del contratto che lo avrebbe portato sulla panchina del Milan, ci sarebbero anche delle accuse in particolare mosse dall'ex allenatore nerazzurro.
La prima riguarda il mercato e il mancato arrivo dei rinforzi richiesti. In particolar modo, l'accusa riguarda gennaio, quando la squadra, in difficoltà per i noti problemi di spogliatoio e di qualità in mezzo al campo, necessitava di rinforzi che non sono arrivati, a parte Cedric Soares, preso per sostituire Vrsaljko.
Spalletti, invece, aveva chiesto Ramires e Ferreira Carrasco, che si sarebbero sposati alla perfezione con il suo 4-2-3-1 e avrebbero garantito un maggior ricambio anche alla luce degli impegni europei. Calciatori che, però, non sono mai arrivati sebbene ci fosse la loro volontà di lasciare la Cina per tornare nel calcio che conta.
Le altre accuse
Il mancato mercato sarebbe solo una delle accuse mosse, secondo il quotidiano Repubblica, da Luciano Spalletti nei confronti dell'Inter. Il secondo rancore riguarda l'arrivo di Antonio Conte, a cui è stato garantito un ingaggio raddoppiato rispetto a quanto percepito da lui sulla panchina nerazzurra. La terza accusa: Spalletti imputa anche di non essersi liberata per tempo di quei calciatori, da Icardi e Perisic in giù, che nella scorsa stagione alla Pinetina avevano finito per essere più un peso che una risorsa.
Spalletti si è risentito anche per aver fatto tanto per il club nerazzurro, soprattutto lo scorso anno, negli ultimi mesi della stagione quando per settimane, dopo gli allenamenti, correva in Toscana per andare a trovare il fratello, che il destino ha voluto se ne andasse proprio il giorno dopo la fine del campionato, con l'Inter qualificata nuovamente in Champions League.