Uno dei personaggi più apprezzati nel mondo del calcio è sicuramente Nicola Legrottaglie. L'ex difensore della Juventus e del Milan è attualmente tecnico del Pescara e, come dichiarato in un'intervista a 'Il centro', è pronto a restare nella città abruzzese per costruire un progetto vincente.
Una delle particolarità del tecnico pugliese è il suo testimoniare la sua cristianità: fa infatti parte dell'associazione no profit 'Atleti di Cristo', rappresentata da giocatori ed ex giocatori che vivono il calcio con fede.
Il tecnico nell'intervista si è soffermato proprio sul connubio calcio e fede, sottolineando come lui nel suo ruolo da allenatore vuole essere un buon educatore soprattutto dando il buon esempio.
Ha poi detto la sua sull'esperienza da giocatore alla Juventus e al Milan, lodando in particolar modo l'ambiente bianconero per il sacrificio e la dedizione al lavoro. L'ex difensore ha poi svelato una frase che in passato gli disse Zlatan Ibrahimovic, sottolineando come lo svedese sia sempre stato "un giocatore con la battuta pronta".
'Ibrahimovic mi disse che era lui a farmi vincere i campionati, non Gesù'
Nicola Legrottaglie, in un'intervista a 'Il Centro', ha raccontato alcuni retroscena interessanti della sua esperienza da giocatore. Ha dichiarato fra l'altro che il giocatore più forte con cui ha giocato nella sua carriera da calciatore è stato Zlatan Ibrahimovic. A tal proposito ha raccontato un episodio molto simpatico riguardante l'attuale punta del Milan.
L'ex giocatore della Juventus ha infatti dichiarato: "Ibrahimovic una volta mi disse che era lui a farmi vincere i campionati, non Gesù". Evidente il riferimento della punta svedese al fatto che Legrottaglie professava - senza nasconderla - la propria fede cristiana.
Legrottaglie sul mancato trasferimento al Bekistas
E proprio Nicola Legrottaglie ha voluto dare una testimonianza della sua fede in merito al proprio mancato approdo al Bekistas, quando giocava nella Juventus, nonostante la trattativa fosse in dirittura d'arrivo.
L'attuale tecnico del Pescara ha infatti dichiarato: "Ho iniziato a pregare Dio chiedendogli di scegliere la strada migliore per me". Dopo qualche giorno l'allora direttore sportivo della Juventus Alessio Secco gli telefonò per dirgli che era saltato il suo trasferimento in Turchia e che doveva restare quindi a Torino: "Dio aveva lavorato per me, rimasi alla Juventus e mi ripresi il posto da titolare".
Lo stesso tecnico del Pescara si è soffermato sulla presenze degli omosessuali nel mondo del calcio: ha infatti ribadito che ciò non è un problema, ognuno è libero di scegliere la propria sessualità, in quanto Dio è amore e tutti ne siamo figli.