Il momento complicato della Juventus in questi giorni è stato più volte rimarcato da tanti addetti ai lavori. Il principale imputato della situazione difficile dal punto di vista del gioco è Maurizio Sarri, reo di non aver contribuito al cambio di mentalità voluto dalla società bianconera dopo l'esonero di Massimiliano Allegri. La Juventus fatica ad imporre il proprio gioco ed ha evidenti problemi di mentalità, come se i giocatori non volessero recepire i dettami del loro tecnico. Ad alimentare la fiamma dei 'critici' è il giornalista Mario Sconcerti, che a Calciomercato.com ha definito la Juventus "una squadra normale" che sembra subire l'involuzione tecnica e tattica di alcuni giocatori.

L'eccezione resta il 'solito' Cristiano Ronaldo, protagonista indiscusso di una Juventus in difficoltà dal punto di vista del gioco. Lo stesso giornalista ha poi rimarcato dichiarando "mi sembra ci sia una divisione intellettuale tra squadra e allenatore. Non si capiscono". Un aspetto che per Sconcerti dovrebbe preoccupare e non poco la società bianconera.

'Juve squadra normale, se Sarri non vince il campionato se ne andrà'

Mario Sconcerti, a Calciomercato.com, ha sottolineato come la Juventus stia vivendo un momento difficile dovuto alla difficoltà concreta di intesa fra tecnico e giocatori. Lo stesso Sarri, secondo il giornalista, è evidentemente a rischio esonero: ha infatti dichiarato "se Sarri non vince il campionato, se ne andrà".

Non è solo un problema di gioco, ma anche di 'perdita' di qualità. Per il giornalista non ci sono giocatori in grado di cambiare la partita, se si esclude ovviamente Cristiano Ronaldo. Ha poi sottolineato come Bonucci abbia molte difficoltà tecniche, per questo pesa molto l'assenza del capitano bianconero Giorgio Chiellini (che potrebbe rientrare per fine febbraio-inizio marzo).

Piccola menzione anche per il regista bosniaco Miralem Pjanic, che sembra lontano parente di quello ammirato nei primi mesi della stagione. Altro problema sono anche le prestazioni dei due argentini Gonzalo Higuain e Paulo Dybala, che Sconcerti ha definito "incazzati" probabilmente per l'impiego saltuario e le continue sostituzioni.

Proprio Sarri, nella conferenza stampa di presentazione dell'andata delle semifinali di Coppa Italia contro il Milan, ha sottolineato che è consapevole delle difficoltà della sua squadra e allo stesso tempo sa che è sotto esame. D'altronde alla Juventus contano i risultati e la permanenza del tecnico toscano a Torino dipenderà dalle competizioni vinte in questa stagione. Banco di prova importante per il tecnico toscano sarà soprattutto la Champions League che rappresenta probabilmente il principale obiettivo stagionale della società bianconera.