Uno dei più grandi campioni nella storia del calcio è stato sicuramente Marco Van Basten. Vincitore di tre palloni d'oro, si è ritirato di fatto all'età di 28 anni per una serie di problemi alla caviglia destra che ne hanno condizionato la carriera. Il fuoriclasse olandese ha rilasciato un'intervista a Sette, inserto del Corriere della Sera, durante la quale ha avuto modo di soffermarsi sui due giocatori attualmente più forti al mondo, ovvero Cristiano Ronaldo e Messi, schierandosi apertamente a favore dell'attaccante del Barcellona.

L'ex campione ha lanciato anche una frecciatina velenosa nei confronti di Arrigo Sacchi, suo allenatore ai tempi del Milan.

A suo parere, l'ex CT della Nazionale italiana è riuscito a vincere con il club rossonero grazie ad una grande difesa. Subito dopo ha aggiunto: "Lui (Sacchi, ndr) non ha inventato nulla. Il modulo che usava il Milan non era né rivoluzionario, né offensivo".

Dunque, per Van Basten il tecnico di Fusignano si preoccupava esclusivamente di curare il gioco difensivo, affidandosi poi al talento dei giocatori che aveva a disposizione per le azioni d'attacco.

Van Basten sullo scudetto vinto dal Napoli nel 1989-1990

Van Basten non ha mancato di lanciare una stilettata anche al Napoli vincitore dello scudetto nella stagione 1989-1990. Secondo l'olandese, quel campionato fu letteralmente "rubato" al Milan.

Il "cigno di Utrecht" si è soffermato sull'episodio della monetina lanciata dagli spalti dello stadio di Bergamo che colpì l'azzurro Alemao, affermando: "Il massaggiatore del Napoli disse ad Alemao di simulare un trauma".

Ma l'ex attaccante è andato anche oltre, attribuendo la decisiva sconfitta del Milan a Verona all'arbitro Lo Bello: "Fece di tutto per farci perdere e fischiò in maniera scandalosa".

'CR7 un grande, ma chi dice sia più forte di Messi non capisce di calcio'

Marco Van Basten ha parlato di Cristiano Ronaldo e Messi. L'olandese non ha avuto alcun dubbio nell'affermare la sua preferenza per l'asso argentino, dicendo di lui che: "È unico. Inimitabile e irripetibile. Da bambino è caduto nella pentola del genio calcistico".

A tal proposito, ha stroncato tutti coloro che sostengono che CR7 sia più forte del numero 10 del Barcellona, affermando che si tratta di persone che non capiscono nulla di calcio.

'Contano solo i giocatori nel calcio'

L'allenatore olandese ha dichiarato che, in realtà, sono esclusivamente i giocatori a decidere le partite. Il compito di un buon allenatore dev'essere quello di valorizzarli e di permettergli di rendere al massimo delle loro potenzialità senza imporgli a tutti i costi le sue idee. Inoltre ha spiegato di essere a favore del tecnico "risultatista" e non "giochista", rimarcando come nel calcio non conti il bel gioco ma soltanto i risultati e le vittorie.