Momento difficile in Italia a causa dell'emergenza legata alla diffusione del coronavirus, giornate che vedono il mondo del calcio fermarsi in attesa di tempi migliori. Il Governo e la FIGC lavorano in concerto ad una soluzione che possa garantire la regolarità dei campionati e portare, laddove possibile, i tornei a naturale conclusione evitando una serie di ricorsi estivi che possano influenzare lo svolgimento dei tornei 2020-2021. Diversi le ipotesi al vaglio di Istituzioni e Federazione, con la possibilità di poter tornare a giocare a calcio nelle prossime settimane sempre più lontana.
L'attenzione attuale rimane rivolta alla tutela della salute dei calciatori e dei tifosi, una variabile da non sottovalutare dopo i contagi registrati prima della sospensione dei tornei.
Campionati, ripresa difficile
A tornare sulla tematica della ripresa dei campionati è stato nella giornata di domenica 28 marzo il Ministro delle Politiche Giovanili e dello Sport Vincenzo Spadafora che, dalle colonne di Repubblica, ha voluto fare il punto della situazione analizzando il momento vissuto dal paese. "Riprendere le partite il 3 maggio è irrealistico - ha dichiarato - le squadre di Serie A hanno già sbagliato quando era il momento di fermarsi, devono capire che nulla sarà più come prima". Un pensiero chiaro che fa capire come il ritorno in campo sia ancora tutto da decidere, con una ripresa che potrebbe anche non avvenire in attesa di un ritorno alla normalità.
I possibili scenari
Tra le ipotesi avanzate nei giorni scorsi in caso di mancata ripresa dei campionati ci sarebbe quella relativa alla "cristallizzazione" della classifica maturata fino al momento della sospensione. Uno scenario che potrebbe essere applicato anche in Serie B e terza serie. Proprio nelle categorie inferiori sembrano emergere le maggiori difficoltà legate alla promozioni e retrocessioni.
La FIGC attraverso il presidente Gabriele Gravina ha ritenuto di difficile attuazione l'allargamento del torneo di Serie A 2020-2021 a ventidue formazioni, mentre i club spingerebbero per lo svolgimento delle gare e in alternativa alla decisione delle promozioni seguendo la classifica maturata.
Tutela degli sport minori
Non solo calcio ma anche gli altri sport attendono novità sulla ripresa e su eventuali aiuti da parte del Governo.
A tutela dell'intero movimento Vincenzo Spadafora ha voluto sottolineare come si provvederà ad attuare "un piano straordinario di 400 milioni allo sport di base, alle associazioni dilettantistiche sui territori, a un tessuto che sono certo sarà uno dei motori della rinascita". Una situazione difficile nella quale tutte le componenti del mondo dello sport saranno dunque chiamate a collaborare per riuscire a ridurre i danni causati dall'attuale stato di emergenza sanitaria.