Campionati sospesi in attesa di conoscere novità sul futuro del calcio che in queste settimane sta affrontando, come tutti i settori, l'emergenza sanitaria legata alla diffusione del contagio da Covid-19. Sono giornate di dibattito aperto quelle che stanno vedendo protagonisti i presidenti delle società insieme ai dirigenti della Federazione Italiana Giuoco Calcio, che sembrano concordare sulla necessità di garantire la regolarità dei tornei e fornire dei risultati sportivi utili ad assicurare la conformità dei campionati, ma soprattutto a non condizionare oltremodo la prossima stagione sportiva.

Perde quota l'ipotesi di non assegnare lo scudetto, come confermato dal presidente della Figc, Gabriele Gravina.

Gravina fa chiarezza sul futuro dei campionati

Nella giornata di giovedì 26 marzo, ai microfoni dell'emittente televisiva Sky Sport, Gravina ha fatto il punto della situazione. Il dirigente federale ha evidenziato la complessità del momento vissuto dal calcio italiano, senza minimizzare i problemi che andranno a caratterizzare un'eventuale ripresa dell'attività agonistica. In questo senso, si starebbe viaggiando verso una decisione chiara, quella dell'assegnazione del titolo nazionale anche laddove non ci fossero i presupposti per completare la stagione, utilizzando come mezzo di valutazione la graduatoria maturata fino alla sospensione dei campionati che vede in testa la Juventus con un margine minimo nei confronti della Lazio.

Sarebbe stata avviata di pari passo una valutazione sulle scelte da prendere in merito all'assegnazione dei posti per le competizioni europee e quelli relativi alla corsa salvezza, la quale risulta ancora incerta anche tenendo conto della classifica maturata fino a questo momento.

Il futuro dei campionati passa dal ritorno in campo

A condizionare ogni genere di decisione sarà l'eventuale tempistica legata al ritorno in campo delle formazioni, una data che per forza di cose dovrà conteggiare anche alcune settimane di preparazione fisica da concedere agli staff tecnici e ai calciatori ormai fermi ai box da diversi giorni.

Inoltre, si sta valutando con la Fifa la possibilità di prorogare la durata dei contratti dei tesserati qualora si dovesse giocare anche oltre il 30 giugno.

Per questo motivo, al fine di concentrare gli sforzi sulla conclusione dei campionati, la Figc starebbe confidando in una mano da parte dell'Uefa con lo slittamento, o per lo meno la rimodulazione di Champions ed Europa League.

Campionati: Serie B e Serie C attendono decisioni

La decisione di una data relativa alla ripresa delle gare della Serie A potrebbe andare a condizionare anche le categorie minori. In cadetteria tutto è rimasto "congelato", così come in terza serie. Sono diverse le partite ancora da disputare, con i match che dovranno tenersi in un breve lasso temporale, con una media di una sfida ogni tre giorni.

Tra le ipotesi emerse di recente, anche quella, eventuale, di congelare la classifica di questo campionato, favorendo le promozioni a discapito dello svolgimento di Play-Off e Play-Out. Questa soluzione però comporterebbe un allargamento della Serie A 2020-2021 a 22 squadre. In realtà, le istituzioni del calcio italiano vorrebbero evitare di prendere questa decisione.