Dopo il sì da parte del Ministero Degli Interni, le squadre di Serie A, così come quelle di tutti gli sport di squadra, hanno ripreso nella giornata di oggi gli allenamenti individuali. Nessuna seduta di gruppo dunque ma sessioni singole con ogni calciatore che potrà recarsi al centro sportivo della propria squadra per allenarsi in assoluta solitaria.
Via agli allenamenti individuali: vietato l'uso di spogliatoio, palestre e docce
L'autorizzazione da parte del Viminale sul ritorno agli allenamenti individuali tiene tuttavia conto di alcune norme obbligatorie da seguire.
Le regole saranno, più o meno, le stesse per tutti i club: oltre all'obbligatorietà di allenamenti in solitaria, i giocatori non potranno per nessuna ragione utilizzare lo spogliatoio, la palestra e gli uffici del centro sportivo. Niente doccia quindi a fine seduta e no all'utilizzo di attrezzature all'interno del centro. Nessuno avrà inoltre l'appoggio dello staff tecnico, con un presidio sanitario di emergenza a disposizione a debita distanza in caso di necessità.
Un'altra misura di sicurezza da tenere presente è quella che riguarda il distanziamento sociale: non solo allenamenti individuali dunque, le sedute verranno svolte utilizzando terreni di gioco diversi, con la presenza di pochissimi atleti disposti ciascuno in una metà del campo.
L'arrivo dei calciatori è previsto esclusivamente con mezzi privati: al termine non sarà consentito fare la doccia che andrà fatta una volta rientrati nelle proprie abitazioni.
I calciatori del Sassuolo i primi in campo, dal 5 maggio anche Atalanta, Bologna e Inter
La ripresa degli allenamenti individuali non avverrà con gli stessi tempi per tutti i club: a dare il via alle sessioni in solitaria sono stati i calciatori del Sassuolo, che questa mattina 4 maggio hanno messo subito in atto l'ordinanza ministeriale ritornando a correre, a piccoli gruppi, al Mapei Center.
Domani martedì 5 maggio sarà la volta dei giocatori di Atalanta, Bologna e Inter. Va precisato comunque che le sedute di allenamento individuali sono a titolo assolutamente volontario, nessuna società può imporre ai propri tesserati di andare in campo in questo momento.
La situazione di altre squadre
Nonostante la circolare del Ministero, non tutte le squadre hanno consentito il ritorno in campo dei propri calciatori: il Cagliari ha, per il momento, rinviato la ripresa in attesa che venga ufficializzato un protocollo medico - sanitario, stessa situazione anche per il Genoa, che attende l'ordinanza della Regione Liguria, mentre tutte le strutture del centro sportivo della società sono state sottoposte a sanificazione.
Mercoledì 6 maggio torneranno ad allenarsi Lazio e Parma, giovedì sarà invece la volta della Roma. Discorso diverso e particolare sulla Juventus: la società si sta muovendo per la ripresa delle attività a partire dal 5 o dal 6 maggio, ma il club si ritrova privo di ben nove stranieri, ancora nelle nazioni in cui hanno trascorso l'emergenza Coronavirus: questi calciatori, dal momento del loro rientro in Italia, dovranno sottoporsi al periodo di quarantena di 14 giorni obbligatorio, e di conseguenza, torneranno ad allenarsi molto più avanti. I bianconeri li hanno comunque ufficialmente richiamati tutti a Torino in vista della ripresa delle sedute di gruppo fissata ad oggi per giorno 18 maggio.